Omicidio Bozzoli: «È stato Giacomo, la logica è più forte di tutti i dubbi»

Per la Corte d’assise ha girato le telecamere, è tornato per controllare ha cercato di depistare
OMICIDIO BOZZOLI: "E' STATO GIACOMO"

Due certezze ha fornito il processo. La prima: Giacomo Bozzoli detestava suo zio Mario e voleva liberarsi di lui, per ambizioni personali e questioni ereditarie. La seconda: la fumata anomala sprigionata dal forno grande della fonderia di famiglia a Marcheno, che alle 19.15 dell’8 ottobre di sette anni fa mandò in blocco gli aspiratori, altro non è che la prova dell’omicidio del 50enne imprenditore valtrumplino e la spiegazione della sparizione del suo cadavere. Per arrivare alla condanna all’er

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