Caso Bozzoli, l'intercettazione: «Ho detto a Ghirardini "dimmi se vuoi incolparmi"»

Per il pm Silvio Bonfigli «le intercettazioni parlano chiaro». E così sotto il faro degli inquirenti, e a questo punto anche della Corte, è finito soprattutto un dialogo. Quello tra Oscar Maggi e il collega Abu registrato il 13 ottobre 2015 quando i due lasciano la caserma dei carabinieri.
Sono le 21.40. Ed è la sera prima della scomparsa di Ghirardini. «Se vuoi andiamo a casa di Beppe. Andiamo a vedere dove abita dai» dice Abu. «Per forza, se dice qualcosa di sbagliato, siamo rovinati eh» replica Maggi che aggiunge: «Siamo tutti rovinati e ci incolpano a noi». Nello stesso dialogo, pochi minuti prima c’è un altro passaggio che rischia di aver assunto un peso importante nella decisione della Corte. Il momento in cui Maggi svela a Abu di aver già parlato il giorno prima con Ghiardini. «Gli ho detto: "Se vuoi accusarmi dimmelo subito. Dimmelo pure».
Abu e Maggi, che ora rischiano di finire nuovamente sotto inchiesta - per favoreggiamento il senegalese e per concorso in omicidio il bresciano - non immaginavano di essere registrati. Un’altra intercettazione «pesante» è quella tra Abu e un altro collega, Collins. «Oscar ieri sera mi ha detto di passare insieme a casa di Beppe» dice Abu. «Non avresti dovuto ascoltarlo» replica Collins. «Voleva dirgli di raccontare pure lui la stessa versione dei fatti in maniera che fossero uguali» aggiunge Abu.
Che spiega: «Oscar mi ha detto di chiamare Beppe la mattina alle sette. Quindi stamattina ho iniziato a chiamarlo, ma c’era sempre la suoneria telefonica». Perchè in quel momento Beppe Ghirardini era già sulla strada di Case di viso dove poi è stato trovato morto.
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