Le bresciane Bialetti e A2A tra i migliori luoghi di lavoro d’Italia

Due nomi bresciani brillano nella nuova classifica dei migliori datori di lavoro d’Italia 2026, Italy’s Best Employers 2026, stilata da Statista: Bialetti, storica azienda di Coccaglio acquisita da Nuo Capital (fa capo al magnate cinese Stephen Cheng), conquista il settimo posto, mentre A2A si piazza al 43esimo, confermando la solidità del gruppo che vede Comune di Brescia e di Milano soci con ciascuno il 25% delle azioni.
La top ten è guidata da Lavazza, seguita da Sorgenia e Granarolo. Ma sono numerose le realtà italiane – o a forte guida nazionale – che si distinguono nel ranking, come l’Istituto nazionale dei tumori, EssilorLuxottica, Fratelli Carli, tutte nelle prime dieci posizioni
Il sondaggio è giunto alla sesta edizione ed è stato condotto su oltre 300mila risposte anonime di lavoratori in aziende oltre i 250 dipendenti (450 le società totali prese in esame). Ha valutato parametri come clima aziendale, equilibrio vita-lavoro, rapporti con i superiori, retribuzione e qualità delle attrezzature. Un’attenzione particolare è stata dedicata al lavoro femminile, con domande su parità di carriera e retribuzione.
Nel complesso, le aziende italiane – tra imprese familiari, cooperative, gruppi quotati e società partecipate – dominano il ranking, mentre arretrano i colossi tecnologici come Google, Apple e Cisco, leader delle passate edizioni. Tra i 450 grandi datori di lavoro analizzati, i settori più rappresentati sono vendite al dettaglio e all’ingrosso (8%), alimentare e bevande (7,5%) ed educazione e ricerca (7,3%).
Altre posizioni (e le bresciane)
Scorrendo la classifica si scopre come al 166esimo posto si posizioni il gruppo bancario Intesa Sanpaolo. Le aziende bresciane sono invece guidate da Ambrosi al 170esimo. Seguono Feralpi Group al 336esimo, Lucchini Rs al 415esimo, Lonati al 428esimo, Cassa Padana al 435esimo.
Al capitolo curiosità si può invece notare come Microsoft sia al 20esimo posto, Google al 29esimo e Apple solo al 59esimo. Barilla invece (16esima) precede Ferrero (35). Lamborghini (17) stacca di pochissimo Ferrari (19).
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