A2A lancia la fabbrica dell’innovazione per la transizione ecologica

L’ad Mazzoncini alla presentazione di A2A Life Ventures: «È una piattaforma che mira a diventare un modello di riferimento in Europa»
Al via il primo hub societario di innovazione A2A Life Ventures - FotoAnsa@www.giornaledibrescia.it
Al via il primo hub societario di innovazione A2A Life Ventures - FotoAnsa@www.giornaledibrescia.it
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Spesso la letteratura italiana ha descritto la fabbrica come un luogo oppressivo e distaccato dalla comunità. In realtà, ci sono territori come quello di Brescia in cui la fabbrica si è rivelata un vettore di sviluppo, sia economico sia sociale. Ed è in un contesto così prolifico che è nata A2A Life Ventures, «una piattaforma che mira a posizionarsi come un benchmark europeo nell’innovazione applicata alla transizione ecologica – ha spiegato l’amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini –, anticipando i trend globali, per dare un contributo all’autonomia tecnologica ed energetica dell’Italia».

A2A Life Ventures si prefigge di diventare una fabbrica dell’innovazione capace di sviluppare e testare soluzioni digitali, fisiche e basate sull’AI, all’interno del gruppo A2A e poi sul mercato esterno. «L’obiettivo è ambizioso – non nascondono dalla multiutility lombarda –: costruire entro il 2035 un portafoglio di circa 30 soluzioni innovative pronte a creare valore sia per A2A che per l’ecosistema industriale ed energetico europeo».

Il progetto

Non a caso dal Teatro Studio Melato di Milano, dov’è stata presentata A2A Life Ventures, evidenziano che attualmente il gruppo conta oltre 300 progetti in corso, un portafoglio di investimenti in più di 70 startup che hanno creato circa 1.800 posti di lavoro e un network di un milione di innovatori a livello globale.

«Oggi presentiamo il primo veicolo societario integrato di open innovation in Italia, basato su un modello di circolarità: una crescita che si autoalimenta, in cui il valore generato viene reinvestito in nuove soluzioni e tecnologie – ha aggiunto Mazzoncini –. La decarbonizzazione non è un’opzione, ma una priorità con un orizzonte ben definito: il 2050. A2A è un player industriale che opera a livello nazionale nei settori dell’energia, delle reti, dell’economia circolare che sono strategici per il Paese e abbiamo bisogno di strumenti concreti per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica che l’Ue».

I quattro ambiti

Alla presentazione di A2A Life Ventures era presente anche l’amministratore delegato della società Patrick Oungre, che ha spiegato come le quattro business unit del gruppo A2A siano il perimetro nel quale la società opera e orientino l’esplorazione e l’adozione di tecnologie per la transizione ecologica. In ambito «Circular economy», A2A Life Ventures è impegnata nello studio di soluzioni avanzate che vanno dal recupero energetico al trattamento e valorizzazione dei rifiuti, fino alla gestione sostenibile delle risorse idriche; per la generazione di energia lavora per ottimizzare la produzione e lo storage energetico; nel settore «Smart infrastructures», la società monitora e sviluppa tecnologie all’avanguardia per rendere le reti sempre più intelligenti, sostenibili ed efficienti grazie, ad esempio, all’analisi predittiva; nel segmento «Mercato», supporta le attività commerciali per migliorare l’esperienza utente e automatizzare processi complessi legati alla vendita di energia elettrica e di gas naturale, alla mobilità elettrica, all’efficientamento energetico.

Verso il futuro

«Uno degli elementi distintivi della società è l’ecosistema di partner – mette in rilievo una nota – che comprende startup ad alto potenziale, Pmi innovative, centri di ricerca d’eccellenza, corporate tecnologiche, abilitatori di innovazione, enti e istituzioni: un network con cui A2A Life Ventures avvierà percorsi condivisi di crescita, in cui la co-creazione si unisce alla capacità di amplificare e portare al mercato gli asset generati».

Il presidente di A2A, Roberto Tasca - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il presidente di A2A, Roberto Tasca - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Un concetto condiviso e a cui tiene particolarmente il presidente di A2A, Roberto Tasca: «Vedo in Italia e alcuni punti dell’Europa una nuova attitudine a sviluppare ricerca, in stretta connessione con l'industria e questo secondo me è un modo importante per attrarre i giovani. Noi abbiamo un deflusso periodico di giovani – ha sottolineato – e credo che il poter dare un sogno, un'aspirazione reale ai giovani sia fondamentale per poterli trattenere. Credo che questo stia succedendo in Europa e attribuisco alle imprese un ruolo fondamentale».

Secondo Tasca «le istituzioni politiche in Europa in questo momento credo abbiano altro di cui occuparsi, mentre credo che le aziende abbiano il grande compito di attrezzarsi per poter collegare definitivamente i processi creativi che avvengano al di fuori delle imprese con la capacità di tradurre l’innovazione in prodotti e servizi che possano cambiare il nostro modo di vivere e la redditività delle imprese».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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