Il ministro Salvini rassicura: «La Corda Molle non sarà a pagamento»

Il vicepremier, a Lumezzane per presentare il suo ultimo libro, ha detto che non ci saranno pedaggi. Sui bresciani candidati: «Meritano di andare in Europa»
Corda molle, Salvini rassicura: "non sarà a pagamento"
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Il ministro Matteo Salvini, oggi pomeriggio a Lumezzane per presentare il suo ultimo libro «Controvento» e sostenere la candidatura del sindaco leghista Facchini, è intervenuto sul tema del pedaggio sulla Corda Molle. «Per i nuovi pedaggi serve un contratto tra Ministero dell’Economia e Ministero delle Infrastrutture - ha detto - e quel contratto non c’è». La possibilità che la strada diventi a pagamento è tornata in auge nelle ultime ore, dopo che la società autostradale ha installato 12 portali per fotografare le targhe delle auto. «Se hanno montato quei visori lo avranno fatto per i flussi di traffico, ha precisato».

Il caso

Inevitabile la domanda sulla Corda Molle, l’infrastruttura gestita da Autovia Padana che unisce Montichiari con Ospitaletto, e sul tema del pedaggio. Da giugno, è il timore dei sindaci della Bassa, quel raccordo potrebbe diventare a pagamento, aspetto smentito da parte del ministro. «Nel contratto - ha chiarito Salvini - il pedaggio non c’è, se qualcuno vorrà proporre un pedaggio dovrà avere l’autorizzazione dal ministero che io ho l’onore di accompagnare. L’ho già detto quattro volte, lo ripeto per la quinta. Delrio nel 2018 modificò la convenzione, però, ripeto, per qualsiasi pedaggiamento ulteriore, ci vorrebbe l’accordo del ministero dei Trasporti e dell’Economia. Noi non abbiamo autorizzato nessun nuovo pedaggiamento».

Un tratto della Corda Molle © www.giornaledibrescia.it
Un tratto della Corda Molle © www.giornaledibrescia.it

Secondo Renato Pasinetti, sindaco di Travagliato, in quota Lega, però l’incomprensione starebbe proprio in questo. «Non c’è nessun nuovo pedaggio – insiste Pasinetti – perché era già previsto nella convenzione fatta quindici anni fa con il ministero. Solo che all’epoca, Autovia Padana doveva recuperare i 460 milioni di euro dal casello di Brescia Centro e da quello di Brescia Sud, che all’epoca ancora non esisteva, ma doveva essere realizzato, come poi avvenne. Nel 2018 Delrio non ha sottoscritto una nuova convenzione, ma modificato la vecchia e spostando il pedaggio sulla Corda Molle».

Proprio per affrontare il tema dei costi dell’infrastruttura, giovedì mattina in Broletto il presidente della Provincia con i sindaci del tavolo tecnico incontreranno i vertici di Autovia Padana.

Sui bresciani alle Europee

«Come la sinistra ha deciso di candidare una ragazza reclusa in Ungheria - che spero esca - noi facciamo scelte diverse e vedo qui tre persone - Simona Bordonali, Oscar Lancini e Silvia Sardone - che meritano di andare in Europa» ha detto. «L'unica domanda che riescono a farmi adesso è perché Vannacci. Non lo conoscevo e l'ho conosciuto grazie alla sinistra che l'ha attaccato per il libro dappertutto come il peggior delinquente. Poi vado a leggere il libro e visto che lo attaccavano tutti io l'ho preso in simpatia, come ci insegna la storia della Lega» ha spiegato Salvini.

«La sinistra propone di mandare in Europa una ragazza detenuta, che spero esca pulita, noi un generale che ha combattuto in Iraq e ha difeso bambini e anziani» ha chiosato. «Del libro di Vannacci condivido una parte non tutto - ha concluso -, così come è naturale che di 250 pagine del mio libro non condividerete tutto».

Le dichiarazioni di Giantonio Girelli

«Nonostante siano passati oltre due mesi dalla presentazione della mia interrogazione sul pagamento del pedaggio della Corda Molle senza avere una risposta ufficiale dal Ministro Salvini e dal suo Ministero, con solo alcune vaghe rassicurazioni mezzo stampa dello stesso senza nessuna azione concreta, apprendiamo oggi da un esponente dello stesso partito che senza azioni concrete da parte del Governo il pedaggio sarà presto un amara sorpresa per gli utenti della corda molle – ha dichiarato il deputato del Partito democratico Giantonio Girelli -.Ci chiediamo se i bresciani non siano stufi di queste continue promesse che svaniscono nel nulla da parte del Ministro Salvini.

Pretendiamo che sulla vicenda le dichiarazioni cessino e per una volta un provvedimento ufficiale del Ministero delle Infrastrutture ponga fine a questo triste teatrino facendo chiarezza e mantenendo senza pedaggio la corda molle».

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