CronacaBassa

Corda Molle, auto e tir dovranno pagare il pedaggio

Già installati i 12 portali. Autovia Padana deve recuperare i 460 milioni di investimento
Corda Molle verso il pedaggio
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Senza un intervento del Governo per percorrere la Corda Molle bisognerà pagare un pedaggio. Dopo i tira e molla durati mesi e le parole del ministro e vicepremier Matteo Salvini, che aveva rassicurato i sindaci durante l’ultima visita a Brescia il 29 febbraio e che proprio oggi sarà a Lumezzane, pare non ci siano più dubbi: per utilizzare l’infrastruttura si pagherà. A questo punto si tratta solo di capire da quando.

Il nodo

La società autostradale pare abbia già installato dodici portali per fotografare le targhe delle auto, risalire al proprietario, e mandare a casa, qualora non avessero il Telepass, il bollettino con l’importo.

Il pagamento del raccordo Montichiari - Ospitaletto è previsto dalle convenzioni sottoscritte tra il Ministero e Autovia Padana, che deve recuperare 460 milioni di euro, spesi per l’ampliamento e riqualificazione della Corda Molle.

«La prima convezione sottoscritta quindici anni fa - spiega Renato Pasinetti, sindaco di Travagliato e membro del tavolo tecnico della Provincia costituito per monitorare questa vicenda - prevedeva che la società recuperasse questi soldi con il pagamento dei pedaggi ai caselli di Brescia Sud e Brescia Centro. Nel 2018 l’allora ministro Delrio modificò la convenzione, stabilendo, all’insaputa dei sindaci, che quei soldi Autovia Padana li recuperasse sottoponendo a pedaggio la Corda Molle».

Il vertice in Broletto

La settimana prossima il Broletto ha convocato i vertici della società di gestione dell’infrastruttura per individuare possibili soluzioni, ma a questo punto, per gli amministratori locali della Bassa, solo un intervento del governo potrebbe evitare il peggio.

Le convenzioni consentono alla società di sottoporre a pedaggio l’infrastruttura e sarebbe anche già fissata la quota: 10 centesimi a chilometro per le auto e tra i 20 e i 25 per i mezzi pesanti. Se così fosse, però, secondo i sindaci - del tavolo tecnico fanno parte anche Fabrizio Scuri di Cazzago e Filippo Spagnoli di Montirone - si snaturerebbe il ruolo strategico della Corda Molle, nata per decongestionare i paesi dal traffico che, inevitabile, tornerebbe se il raccordo fosse a pagamento. Per i sindaci, quindi, bisognerebbe tornare alla convenzione prima del 2018 e incrementare il pedaggio sull’A21.

Sul tema è intervenuto ieri il ministro Giancarlo Giorgetti, arrivato a Brescia per sostenere la candidatura di Federico Casali a sindaco di Ghedi.

«Non so come andrà a finire questa vicenda - ha detto il leghista , senza dare false speranze -. È evidente che normalmente nessuno è favorevole a pagare contributi o forme di pedaggio, ma le infrastrutture devono essere in qualche modo finanziate. Qui bisogna decidere chi, in modo equo, debba farsi carico di questo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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