Mille operatori sanitari al Brixia Forum: a loro il «grazie» per la lotta al Covid
Un ringraziamento finale a tutti gli operatori sanitari e ai volontari che hanno lavorato in prima linea nei momenti tragici della pandemia di Covid-19 e della campagna vaccinale, e l'impegno a rafforzare la sanità di base con incentivi importanti per medici e infermieri.
I vertici di Regione Lombardia e di Ats Brescia sono tornati questo pomeriggio alla Fiera di Brescia, là dove la campagna di vaccinazione contro il virus ebbe inizio quasi due anni fa, per dire a tutti il proprio «semplicemente grazie» e ribadire l'impegno per il rafforzamento della sanità territoriale.
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
L'evento a Brixia Forum per gli operatori sanitari
Il ringraziamento delle istituzioni
Un grazie rivolto non solo ai mille presenti negli spazi di Brixia Forum, ma idealmente all'intera «vera comunità» che Brescia ha dimostrato essere in quei difficili momenti, «esprimendo la propria concretezza e la determinazione a voler affrontare e risolvere il problema» come ha ricordato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, affiancato dalla vicepresidente della Commissione regionale Sanità, la bresciana Simona Tironi. Fontana che in serata ha concluso la tappa bresciana con una visita alla redazione del Giornale di Brescia.
Il direttore generale di Ats Brescia, Claudio Sileo, ha elencato e ringraziato quasi uno per uno tutti i protagonisti di quella squadra, dagli operatori sanitari delle Asst a quelli delle strutture private, dai volontari della protezione civile agli alpini, dalle Rsa all'Avis, dalle aziende che hanno operato come centri vaccinali alla grande impresa di AiutiAmo Brescia promossa da Editoriale Brescia e fondazione Comunità Bresciana che convogliò 18 milioni di euro raccolti tra i cittadini all'acquisto di strumenti medici e dispositivi di protezione per le strutture sanitarie nel momento dell'emergenza. Poi la Prefettura e le Forze dell'ordine, i sindaci (il primo cittadino di Brescia, Emilio Del Bono, ha dato voce a tutti i colleghi, tanti presenti in platea), l'Università, addirittura l'ex calciatore Roberto Baggio che riuscì a procurare 20mila mascherine grazie ai suoi fans in Cina.
Le parole di chi è stato in prima linea
- Le testimonianze di chi è stato in prima linea
Le testimonianze di chi è stato in prima linea
Le testimonianze di chi è stato in prima linea
Le testimonianze di chi è stato in prima linea
Toccanti le testimonianze di chi fu in prima linea: Silvia Chiari operatrice in Medicina Covid agli Spedali Civili, Nicola Bastiani medico di medicina generale a Coccaglio, Laura Cannistrà impegnata nell'organizzazione dei centri vaccinali per Asst del Garda. Nelle loro parole si è rivissuta l'ansia dei primissimi giorni della pandemia, quando davanti ad un virus sconosciuto si lottava quasi letteralmente a mani nude, garantendo comunque ai pazienti ricoverati la vicinanza «di una famiglia», costruendo una competenza cresciuta giorno dopo giorno grazie alla rete attivata tra colleghi in prima linea, lavorando con abnegazione senza badare a turni e orari di lavoro. Sempre mettendo al centro l'attenzione per il paziente.
Le difficoltà della sanità, la richiesta di risposte
Nelle loro voci anche l'auspicio che dall'esperienza del Covid possa rinascere una medicina del territorio più efficiente e accattivante per le giovani generazioni. Temi - quelli della crisi dei medici ospedalieri e di base, della carenza di personale e della necessità di intervenire sulle liste d'attesa - su cui è intervenuto a margine dell'incontro l'assessore regionale al welfare Guido Bertolaso.
Sulla carenza di medici «stiamo cercando di fare lavoro di squadra, organizzandoci in modo che le strutture più grandi e più organizzate possano dare una mano a chi si trova in difficoltà. Vogliamo superare il fenomeno dei medici "a gettone" chiamati a lavorare dove c'è carenza, anche attraverso incentivi, non solo economici, per incentivare chi vorrebbe lavorare ma si trova in difficoltà. Entro fine anno presenteremo un progetto di incentivazione per il personale dei pronto soccorso, ma stiamo lavorando all'ipotesi di offrire agevolazioni sull'alloggio per chi si deve spostare. La regione deve seguire le norme nazionali: lo Stato ha bloccato le assunzioni di personale sanitario, c'è bisogno di cambiare queste norme, con il nuovo governo c'è un dialogo aperto».
Quanto alle liste d'attesa e all'impegno di contattare entro fine anno i pazienti che non erano riusciti a prenotare visite o esami entro i tempi della prescrizione, «ci stiamo lavorando».
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