Valcamonica

Che stagione sciistica sarà a Brescia nell'anno di Capitale della cultura

Ponte-Tonale potrebbe partire il 3 dicembre. I comprensori bresciani protagonisti in Regione, dove sono state presentate le novità
Sono numerose le richieste di informazioni sull’apertura degli impianti di risalita
Sono numerose le richieste di informazioni sull’apertura degli impianti di risalita
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Nell'anno in cui Brescia è Capitale Italiana della Cultura, insieme a Bergamo, non c'è occasione migliore per scoprire anche i suoi comprensori di montagna (Ponte di Legno-Tonale, Corteno-Aprica, Borno Ski area, Gaver, Val Palot, Maniva ski) e le sue tre valli Camonica, Sabbia e Trompia. La montagna bresciana offre sette comprensori sciistici che partono dai 1000 metri fino ad arrivare ai 3000 del ghiacciaio Presena. Grande assente Montecampione, che senza il carattere dell’ufficialità conferma di non essere purtroppo pronto per quest’anno.

Il circo bianco bresciano dunque scalda i motori (o, forse, sarebbe meglio dire «raffredda i cannoni»). L’attesa per la ripartenza della stagione sugli sci è alta, a giudicare dalle pagine social delle società impianti o dalle telefonate per avere informazioni sulla data di apertura degli impianti. Manca però l’elemento fondamentale: la neve, che si è fatta attendere fino a martedì, ha fatto una comparsata neppure troppo abbondante, e ora ha di nuovo salutato tutti almeno fino a inizio dicembre. Perlomeno - magra consolazione - è arrivato un po’ di freddo, che ha permesso, ove possibile, di azionare i cannoni. Date ufficiali per lo start non ci sono, ma si vocifera, per Ponte-Tonale, il 3 dicembre (con festa d’inizio stagione il 10 in piazza a Ponte).

I treni della neve

Da sei anni a questa parte la stagione invernale in Lombardia viene arricchita dall’offerta dei treni della neve, un progetto unico in Italia che permette, con un unico biglietto e un’unica piattaforma, di usufruire di più servizi e di pacchetti integrati treno-navetta-skipass. Un modo per dimenticarsi a casa l’auto, non farsi prendere dalla frenesia delle code e della mancanza di parcheggi e, perché no, rispettare un po’ di più l’ambiente. L’iniziativa è nata nel 2016 in collaborazione con Trenord e con i vari territori ed è sempre stata utilizzata con buoni riscontri.

Le attrazioni

Uno dei concerti nell'Ice Dome a 2.600 metri
Uno dei concerti nell'Ice Dome a 2.600 metri

Chi non ha aspettato la neve è la Regione, che ieri ha organizzato a Milano un evento per presentare la stagione turistica invernale 2022-2023, con il presidente Attilio Fontana, il neo ministro Daniela Santanchè e l’assessore regionale Lara Magoni. Presente il camuno Graziano Pennacchio, nella sua veste di amministratore delegato di Visit Brescia, che ha ricordato come la nostra provincia ha «uno spessore turistico importante, è seconda solo a Milano e nel 2021 è stata la prima per presenze; agli appassionati di sci offre una gamma amplissima di opportunità per tutte le età, da scoprire nell’anno delle Capitali della cultura».

Cinque esempi su tutti: l’Ice Dome, il teatro-igloo a 2.600 metri sul ghiacciaio Presena che riaprirà a gennaio, il corso di sci gratuito per cento bambini in Val Palot di Pisogne e le serate con rifugio aperto dedicate allo scialpinismo sul monte Altissimo di Borno. E poi ancora la Superpanoramica del Baradello, la pista illuminata più lunga d’Europa a Corteno-Aprica, e la fiaccolata dei maestri di sci alla Maniva di Luna (il 4 febbraio), oltre allo sleddog con cani da slitta dell’Alaska.

Grandi eventi

Durante l’incontro che si è tenuto ieri in Regione a Milano, il presidente Fontana ha ricordato i due grandi eventi che contribuiranno a incrementare l’attrattività delle montagne lombarde: gli Winter master games del 2024, che si svolgeranno a Ponte di Legno, e le Olimpiadi invernali Milano Cortina del 2026. «Ci arriveremo con tutto quello che serve in termini di servizi, collegamenti, trasporti, per fare un’ottima figura a livello internazionale», ha affermato.

Al suo fianco c’era il ministro Santanchè, che ha fatto sapere d’aver condotto una «personale battaglia affinché nella legge di bilancio fossero inserite le risorse necessarie a offrire contributi in quota capitale per l’ammodernamento degli impianti di risalita».

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