Vaccino antinfluenzale in ritardo, da paziente esposto in Procura

Spazientito un residente di Palazzolo ha sottoposto la questione ai magistrati: «Sono in categoria a rischio, perché questi ritardi?»
Siringa e vaccino - Foto © www.giornaledibrescia.it
Siringa e vaccino - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Ha presentato un esposto in Procura contro ignoti dopo che i medici gli hanno rimandato l'appuntamento per la somministrazione del vaccino antinfluenzale «perché la dose non era più disponibile». Per questo un 72enne di Palazzolo ha sottoposto la questione ai magistrati chiedendo se a loro avviso la circostanza sia ammissibile.

«Perché questi ritardi per una categoria a rischio come viene considerata quella degli anziani?» chiede il 72enne che, come riporta il dorso locale del Corsera, aggiunge: «Non accuso nessuno, ma voglio sapere se l'appalto per i vaccini in Lombardia ha seguito l'iter corretto».

Quella del vaccino influenzale è una partita che ha alimentato polemiche e preoccupazioni fin dall'annuncio della campagna vaccinale, segnata da ritardi, mancati approvigionamenti dettati da criticità negli appalti e disagi per i cittadini. Se Aifa raccomandava che quest'anno, in tempo di pandemia, la campagna fosse anticipata addirittura ad ottobre, in Lombardia non solo le farmacie hanno faticato a reperire le dosi, ma gli stessi medici di base chiamati a somministrarle gratuitamente ai pazienti delle fasce a rischio, hanno dovuto attendere la disponibilità dei prodotti.

Stando alle ultime indicazioni di Regione Lombardia, allo stato le dosi distribuite attraverso la rete sanitaria territoriale sono 1,8 milioni, delle quali (il dato è di venerdì) ne risultano somministrate circa 410mila.

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