Italia e Estero

Le zone rosse saranno individuate «chirurgicamente»

I parametri per misurare la pandemia di Covid saranno più ancorati al territorio e saranno valutate anche le ricadute economiche
Zona rossa (simbolica) - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Zona rossa (simbolica) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Individuare «chirurgicamente» le zone di maggiore contagio per applicare mini-zone rosse, arginando i focolai generati dalle varianti del virus. Senza escludere, secondo fonti di Governo, nel caso di vere emergenze anche un lockdown.

Il tutto alla luce di parametri che diventano sempre più ancorati al territorio e che ora terranno conto anche dell'impatto economico delle misure nei vari settori.

I report saranno sotto la lente di una cabina di regia di ministri, che valuterà i nuovi provvedimenti confrontandosi con tutto l'Esecutivo, ma sarà anche l'unica deputata a raccogliere le indicazioni di tecnici e scienziati.

Il Governo studia un upgrade della macchina organizzativa per la lotta al Covid, per tenere insieme governatori, anime della maggioranza e scienziati. Un nuovo assetto che si ipotizza soprattutto alla luce delle proteste delle Regioni dopo «l'incidente dello sci», per l'ordinanza che ha vietato l'apertura dello strutture sciistiche a poche ore dalla programmata riattivazione degli impianti.

Il presidente dell'Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, si era fatto portavoce dei suoi colleghi, chiedendo più tempestività nell'annuncio dei provvedimenti a partire dall'assegnazione delle fasce gialle, arancioni o rosse. La risposta è di anticipare la comunicazione dell'arrivo delle ordinanze (o altri provvedimenti) almeno quattro giorni prima, per dare il tempo - ai comparti coinvolti dalle chiusure - di organizzarsi.

Nelle loro valutazioni, gli scienziati del Comitato dovranno inoltre comunicare soltanto con un gruppo di ministri tra cui quelli per la Salute e per le Autonomie, Roberto Speranza e Mariastella Gelmini, e non è escluso che altri dicasteri di competenza economica siano coinvolti.

A fianco ai documenti con i parametri scientifici, sul tavolo spunteranno anche una serie di report di valutazione dell'impatto che le chiusure avranno sui vari comparti, dal turismo al commercio, per saggiare già da subito l'assegnazione di ristori o rimodulazione di misure. Sarà questo gruppo a fare una sintesi da cui dovrà emergere una linea unitaria da portare poi al resto del Governo. Proposte che trovano d'accordo gran parte della maggioranza, i Comuni e le Regioni. 

Mariastella Gelmini - Foto Ansa/Riccardo Antimiani © www.giornaledibrescia.it
Mariastella Gelmini - Foto Ansa/Riccardo Antimiani © www.giornaledibrescia.it

Con queste ultime Gelmini ha avviato una serie di primi contatti. E i governatori sono compatti: chiedono di velocizzare il Piano vaccini e garanzie sui ristori. La ministra ha anche incontrato il leader della Lega per fare un punto assieme all'alleato sui rimborsi immediati da erogare alle famiglie e alle imprese danneggiate. 

Sul fronte dei numeri della pandemia, i contagi restano stabili: sono 10.386 i nuovi positivi al virus in Italia nelle ultime 24 ore e 336 le vittime, con un tasso di positività del 3,8%, in leggera diminuzione. I pazienti in terapia intensiva per il Covid sono 2.074, con un saldo giornaliero di 15 unità in meno tra ingressi e uscite.

Ma in generale i dati dell'Eurostat, riferiti all'Italia nel 2020, restituiscono una fotografia drammatica degli ultimi mesi, con un aumento del tasso di mortalità di quasi il 50% in primavera e a novembre dello scorso anno rispetto agli stessi periodi del 2016-19. 

Intanto tornano le zone rosse in Lombardia: una nel bresciano, a Castrezzato, una nel Varesotto, a Viggiù, una nel Pavese, a Mede, e l'ultima a Bollate, alle porte di Milano. I quattro comuni verranno chiusi da domani alle 18  fino al 24 febbraio. Lo ha stabilito con un'ordinanza il presidente della Regione Attilio Fontana per cluster dovuti alla diffusione di varianti del Covid.  

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