Statale e Cattolica con il segno più: i nuovi iscritti crescono ancora
La Statale è in ottima salute con Medicina, la Cattolica cresce con la spinta di Scienze della formazione e Psicologia. Le università bresciane chiudono il primo bilancio delle matricole con un doppio segno più che premia qualità e varietà dell’offerta formativa: +0,5% per l’UniBs, addirittura +11,6% per l’ateneo del Sacro Cuore. In un contesto complesso, nel quale gli atenei tradizionali sono chiamati a reggere anche la concorrenza sempre più agguerrita dei telematici, i numeri sono dunque più che confortanti.
Università Statale
Con il nuovo anno accademico la Statale si avvicina sempre di più alla soglia, non solo psicologica, dei 15mila iscritti ai propri corsi di laurea: al momento si attesta a quota 14.810. Sulle immatricolazioni, che chiudono come detto in positivo, la parte del leone la fa la macroarea di Medicina, che fa registrare 78 studenti in più, nonostante i tanti accessi a numero programmato. I dati delle altre macroaree sono invece sovrapponibili a quelli degli anni passati.
Per questo in piazza Mercato non mancano i motivi di soddisfazione: «In controtendenza con la situazione nazionale - rimarca il rettore Francesco Castelli - il nostro ateneo non ha mai registrato, negli ultimi anni, un calo dei propri immatricolati e iscritti. Anche quest’anno il trend in moderata crescita ci conforta nella strada intrapresa».
«I dati - prosegue il magnifico - confermano la qualità della nostra offerta formativa che in questi anni si è consolidata e ampliata. Anche per il futuro la nostra Università continuerà su questa strada, puntando allo sviluppo di un’offerta formativa di qualità e transdisciplinare che insieme contribuisca alla comprensione della società e risponda alle esigenze di sviluppo socioeconomico sostenibile».
Università Cattolica
Nell’ateneo fondato da Agostino Gemelli, invece, è Scienze della formazione a vantare la crescita maggiore in termini assoluti. Ma, con l’unica eccezione di Scienze politiche e sociali (in linea con il 2022/23), crescono tutte quante le facoltà. Il numero complessivo degli studenti iscritti nella sede bresciana resta così ampiamente sopra i 4mila.
«La Cattolica - analizza Mario Taccolini, coordinatore delle Strategie di sviluppo - da sempre riserva una singolare attenzione alle condizioni economico-sociali delle famiglie di provenienza degli studenti e recentemente abbiamo incrementato provvidenze, sussidi e borse di studio. Siamo inoltre l’ateneo libero e privato in Italia che più ha contenuto le tasse». Agendo con queste leve è stato possibile registrare «un significativo innalzamento di alcuni percorsi della nostra offerta formativa. Mi riferisco in particolare a Psicologia e a Scienze della formazione».
Sul trend di crescita delle immatricolazioni pesa tuttavia anche «una serie di lungimiranti investimenti, a partire da Campus di Mompiano». E poi ci sono i nuovi percorsi formativi: lunedì mattina, ad esempio, «è stato presentato "Business and Finance", il nuovo corso in inglese con doppio titolo di studio. Ma altre opportunità nasceranno in futuro da tutte e sei le facoltà e dalla loro crescente interazione». Un’ultima chiosa Taccolini la dedica al radicamento sul territorio: «Diventa sempre più rilevante sia con le istituzioni pubbliche sia con le imprese e le aziende, come dimostrano le centinaia e centinaia di stage attivati».
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