Università

UniBs punta sulla chimica: ecco il nuovo laboratorio ad alta tecnologia

Il progetto si inserisce nel potenziamento dell’area formativa, con particolari ricadute sul corso di laurea in Farmacia istituito nel 2019
  • Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
    Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
  • Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
    Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
  • Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
    Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
  • Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
    Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
  • Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
    Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
  • Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
    Il nuovo laboratorio di chimica dell'Università degli studi di Brescia
AA

L’Università degli Studi di Brescia ha inaugurato questa mattina la Piattaforma Tecnologica per una Chimica Sostenibile e Innovativa. Collocato nel dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale (Dmmt) di viale Europa 11, il laboratorio si estende su una superficie di 280 metri quadri ed è costato 1 milione e 100mila euro: 550mila sono stati messi sul piatto dall’Università e l’altra metà dalla Regione nell’ambito del Piano Lombardia.

Il laboratorio è attrezzato con strumentazioni già presenti nelle strutture dell’Università alle quali se ne sono aggiunte delle nuove funzionali alle attività di ricerca. Il laboratorio è attrezzato con strumenti per la caratterizzazione chimica dei prodotti derivanti dalla sintesi/estrazione da prodotti naturali di piccole molecole fino alle nanostrutture. In aggiunta agli interventi strutturali sono state installate quattro nuove cappe chimiche e nuovi armadi aspirati per lo stoccaggio dei prodotti chimici.

Il potenziamento

Il sopralluogo delle autorità nel laboratorio - © www.giornaledibrescia.it
Il sopralluogo delle autorità nel laboratorio - © www.giornaledibrescia.it

«La messa a punto di una piattaforma interamente dedicata all’attività chimica nella sua ampia declinazione con forte attenzione alla sostenibilità e all’innovazione testimonia il grande interesse dell’Università degli Studi di Brescia a potenziare l’ambito chimico, rendendo la nostra Università un punto di riferimento tecnologico internazionale - dichiara il rettore di UniBs Francesco Castelli -. Il progetto si inserisce inoltre nel potenziamento dell’area formativa, con particolari ricadute nel corso di laurea in Farmacia, di recente attivazione». Nel 2024 si laureeranno i primi studenti del corso di Farmacia, che è stato attivato nel 2019.

La strumentazione, di riconosciuto valore innovativo ad alta tecnologia, permette di generare nuove linee di ricerca con il coinvolgimento di competenze e interessi multitrasversali e fornire importanti informazioni dal punto di vista strutturale per lo studio di prodotti farmaceutici e materiali innovativi anche in ambito nano.

Ricerca

I laboratori afferenti alla piattaforma sono ora pronti per accogliere chimici inorganici e farmaceutici, tecnologi farmaceutici e chimici analitici. Qui si svolgeranno le attività a supporto della ricerca già presente, ma con una nuova apertura verso la possibilità di poter disegnare, sintetizzare, analizzare e formulare nuovi prodotti. Gli stessi potranno poi essere valutati biologicamente e clinicamente grazie alle facility già esistenti e consolidate dell’Università in collaborazione con altri atenei presenti sul territorio regionale.

L'inaugurazione della nuova piattaforma in UniBs - © www.giornaledibrescia.it
L'inaugurazione della nuova piattaforma in UniBs - © www.giornaledibrescia.it

Sul versante chimico, i principali campi di indagine riguardano l’estrazione, la sintesi e lo studio, con tecniche sia computazionali sia in vitro e in vivo, di nuove molecole di interesse farmacologico, e lo sviluppo di cromofori (composti che assorbono e poi riemettono la luce) da impiegare come «etichette» per macromolecole biologiche e organelli cellulari. In nanochimica, l’attività di ricerca combina l'approccio culturale della chimica e le possibilità offerte dalla nanotecnologia, declinandolo nei campi della biotecnologia e della tecnologia farmaceutica, settore, quest’ultimo, le cui attività di ricerca sono incentrate sullo sviluppo di forme farmaceutiche avanzate quali sistemi colloidali polimerici o lipidici (es. micelle, nanoparticelle, liposomi) per la veicolazione e il direzionamento di farmaci e sulla preparazione di biomateriali polimerici per applicazioni in medicina rigenerativa.

Il commento

«Ancora una volta una università lombarda si dimostra all'avanguardia e attenta alle esigenze della ricerca - dichiara l’assessore regionale all’Università, Ricerca, Innovazione Alessandro Fermi -. La nuova piattaforma tecnologica per una chimica sostenibile e innovativa, finanziata al 50% da Regione nell'ambito del Piano Lombardia, rappresenta un unicum nel panorama universitario italiano. L'idea è lungimirante, visto che l'Università degli Studi di Brescia, grazie anche all'acquisizione di nuove strumentazioni di alta tecnologia, diventa un punto di riferimento internazionale in questo campo. Da assessore regionale, poi, non posso che essere entusiasta all'idea che la stessa Università abbia aperto alla possibilità di collaborazioni con altri atenei presenti in Lombardia».

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo