Incidenti, 45bis in maglia nera per morti nel 2022 in Lombardia

Lo dice lo studio dell'Istat sui dati lombardi del 2022. Nel Bresciano vittime in calo del 25% in tre anni. Oggi la Giornata Onu del ricordo
Incidenti mortali, immagine simbolica © www.giornaledibrescia.it
Incidenti mortali, immagine simbolica © www.giornaledibrescia.it
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Nel 2022 si sono verificati in Lombardia 28.786 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 402 persone e il ferimento di altre 37.912. L'anno 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità dopo le parentesi di lockdown parziale e totale imposte dal Covid, e, come conseguenza, dell'incidentalità stradale. Rispetto al 2021 aumentano gli incidenti (+11,4%) e le vittime e i feriti in egual misura (+12,6%), in linea con quanto avviene a livello nazionale dove, tuttavia, gli incrementi risultano più contenuti rispetto a quelli della regione: +9,2% per il numero di incidenti e di feriti e +9,9% per il numero delle vittime.

Spunti di riflessioni preziosi per la giornata odierna, che l'Onu dedica al ricordo delle vittime della strada. Una ricorrenza che vedrà promossa a Brescia una duplice commemorazione, promossa come di consueto dalla associazione Condividere la strada della vita Onlus. Alle 10.30 sarà celebrata una Messa a San Polo, nella Parrocchiale delle SS.Gerosa e Capitanio di via Botticelli, mentre a seguire avverrà la benedizione delle steli al Parco Ducos 2 (sempre a San Polo).

Bresciano, luci e ombre

È quanto emerge da una rilevazione Istat, che offre anche un focus sulla situazione di Brescia: nella nostra provincia, lo scorso anno si sono contati 2.840 incidenti, nei quali si sono contati 61 morti e 3.799 feriti. Circa 300 in meno i sinistri sulle nostre strade nell'anno precedente (2.551) ma con cinque croci in più a fronte di oltre 300 feriti in meno (3.441). Complessivamente, la flessione del numero di croci è pari al 24,7% raffrontando il dato del 2022 a quello del 2019, ma il calo supera il quarto (25,6%) se il termine di paragone diventa il 2010. Un trend che non ci pone in buona posizione rispetto al resto del territorio di Lombardia, come conferma anche il tasso di mortalità relativo al 2022: nel Bresciano è a quota 4,9, di quasi un punto superiore al dato regionale (4,0).

Utenti deboli

Sempre in chiave regionale, rispetto al 2010, l'incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) periti in incidente stradale risulta più alta, attestandosi su un valore superiore anche alla media Italia (44,8% contro 44,3%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell'incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione anche per il 2022 si conferma superiore a quello nazionale (54,5% contro 49,3%). Nel 2022 in Lombardia, l'incidenza di pedoni deceduti, rispetto al 2010, risulta identica (17,2%), mentre nel resto del Paese si rileva, seppur contenuto, un aumento, da 15,1% a 15,4%.

Costi sociali

Falsi incidenti stradali che fruttavano lauti risarcimenti: sgominata una organizzazione a Roma - Foto archivio
Falsi incidenti stradali che fruttavano lauti risarcimenti: sgominata una organizzazione a Roma - Foto archivio

Nel 2022 il costo dell'incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in circa 17 miliardi e 900 milioni di euro per l'intero territorio nazionale (303,5 euro pro capite), di cui quasi 2,8 miliardi di euro (281 euro pro capite) sono da ricondurre alla Lombardia, che incide per il 15,7% sul totale nazionale. Tra il 2021 e il 2022 l'indice di lesività aumenta da 130,3 a 131,7, mentre restano stabili sia l'indice di mortalità a 1,4 decessi ogni 100 incidenti sia quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) a 1,1. Sulle autostrade, il maggior numero di incidenti (444) continua a verificarsi in A4, che mantiene il primato anche per numero di morti e feriti (rispettivamente 16 e 787).

Maglia nera per la Statale 45 Gardesana occidentale

Gli indici di mortalità (9,52) e gravità (6,9) più elevati, invece, si rilevano in corrispondenza degli incidenti avvenuti in A58. Si conferma sempre critica la situazione della SS036, con 269 incidenti, 5 morti e 412 feriti, anche se, tra le Strade Statali fuori dall'abitato, lo stesso bilancio di decessi si riporta per la SS 10, Statale 42 «della Mendola e del Tonale» e la Statale 494 «Vigevanese», mentre il numero più elevato di morti (9) è stato registrato sulla Statale 45 vale a dire la Gardesana Occidentale, teatro per la cronaca dell'incidente più tragico dell'anno nella nostra provincia, costato la vita a 5 ragazzi la sera del 22 gennaio. L'indice di mortalità cresce nelle province di Mantova, Pavia, Bergamo, Como, Sondrio, Lodi e Varese, rimane pressoché immutato a Milano e diminuisce in quelle di Cremona, Brescia, Lecco e Monza e della Brianza.

Di notte 4 morti ogni 100 incidenti

Il 79,0% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21 ma l'indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le due e le tre del mattino (4,0 morti ogni 100 incidenti) e tra le cinque e le sei (3,6 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (1,4). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 43,5% degli incidenti notturni, il 52,8% delle vittime e il 47,5% dei feriti. L'indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,5 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il sabato notte (3,6%).

In Lombardia il 53,4% degli incidenti stradali è concentrato nei Poli urbani; considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai Poli, si arriva al 93,3% del totale. Nei comuni delle Aree interne, aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), gli incidenti rappresentano il 6,7% del totale regionale. Il numero delle vittime aumenta rispetto al 2021 considerevolmente nel totale dei Centri (+17,8%), mentre nelle Aree Interne diminuisce (-10,8%).

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