Cassa depositi e prestiti a Brescia: 2 miliardi per housing, cultura e scuola

Questi i fondi già investiti. E con ricerca e tecnologia il nostro territorio adesso è capitale anche delle startup
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CDP SCOMMETTE SU BRESCIA
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Un territorio sul quale vale la pena scommettere. E Cassa depositi e prestiti lo ha già fatto: in primis investendo, negli ultimi anni, due miliardi di euro per la costruzione di 8.700 alloggi sociali (di cui 4.200 già completati e 650 in fase di realizzazione) e di oltre 2.700 posti letto in residenze temporanee e universitarie, senza dimenticare il fronte della sostenibilità (ad Acque Bresciane è stato ad esempio staccato un assegno di 40 milioni per sostenere i piani di sviluppo della società).

E, poi, aprendo le porte della sua nuova casa in piazza Loggia, conclamando così la vicinanza al territorio (imprese e amministrazioni pubbliche) ed evidenziando ancora una volta come Brescia sia, nei fatti, il punto di riferimento della Lombardia Orientale.

Il punto di partenza e le prospettive

L’incontro nel salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia - © www.giornaledibrescia.it
L’incontro nel salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia - © www.giornaledibrescia.it
Una sfida, ma anche un segno di fiducia verso una provincia che - dice il presidente di Cdp Giovanni Gorno Tempini - ha saputo superare fasi complesse coniugando lavoro e cultura e in cui industria, manifattura e servizi hanno un peso e sono capisaldi solidi».

E se l’assessore regionale al Bilancio, Davide Caparini, rimarca «la grande volontà di disegnare e pianificare il futuro di Cdp, portando competenze ed esperienze vicino alle imprese», il sindaco Emilio Del Bono ricorda che, nei prossimi cinque anni, sul capoluogo ricadranno più di 600 milioni di euro grazie e sulla scia del Pnrr. «Il volano - sottolinea il primo cittadino - c’è, ma bisogna renderlo sostenibile e mantenere una grande crescita. E dunque - questo il messaggio a Cdp - di finanziamenti Brescia avrà bisogno soprattutto per la stabilità, senza la quale non si investe. A partire dalle infrastrutture, credendo in questo territorio».

L’obiettivo, ora, è proseguire il cammino andando a intervenire (attraverso investimenti importanti) su quanto c’è ancora da fare: l’housing sociale e la rigenerazione urbana, la transizione energetica, l’aiuto alle imprese e - il presidente Tempini lo ripete più volte - l’università, definito «tema cruciale insieme all’innovazione».

Innovazione e startup

Proprio da qui, dai numeri che contano i processi innovativi, arriva il primo spunto per il futuro prossimo. Non solo Capitale della cultura insieme a Bergamo, Brescia ora è capitale anche delle startup, che sono a tutti gli effetti la nuova frontiera imprenditoriale. La nostra è infatti tra le prime dieci province «per densità di startup», la maggior parte localizzate in città.

A mettersi subito al lavoro per incentivare e sostenere questo nuovo potenziale è la sezione Venture capital, nuova articolazione di Cdp nata per dare impulso proprio allo sviluppo del comparto delle startup italiano, aziende che fanno leva sulle tecnologie innovative per rispondere a nuovi bisogni di mercato.

In cifre, di che mercato parliamo? Lo scorso anno nel settore è stato investito il 90% in più di capitali rispetto al 2020: stiamo parlando di oltre 600 miliardi di dollari a livello globale. L’Italia in questo scenario sta giocando la sua partita. A snocciolare le cifre è Claudia Pingue, responsabile del Fondo technology transfer Cdp Venture capital: durante l’anno che ci siamo lasciati alle spalle - spiega - «abbiamo investito oltre un miliardo e 200mila euro e quest’anno è previsto un raddoppio delle risorse».

Come si colloca la Lombardia? In prima fila: basti pensare che una startup su quattro nasce proprio nella nostra regione che rappresenta «uno degli scacchieri più sicuri». Non solo. Le startup lombarde sono anche quelle più capitalizzate: non a caso nel 2021 queste nuove imprese sono state capaci di intercettare circa 800 milioni di euro del miliardo e 200mila euro investito.

Un esempio concreto sono i tre milioni stanziati per «Diadem DX», biotech nata come spinoff dell’Università di Brescia, che ha brevettato un test ematico per la diagnosi precoce dell’Alzheimer: grazie a questo test si è in grado di individuare la predisposizione alla malattia con sei anni di anticipo rispetto all’insorgenza dei sintomi clinici e, quindi, di attuare misure preventive.

Focus sulla Lombardia

Da sinistra l'assessore regionale Davide Caparini e il sindaco Emilio Del Bono- © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra l'assessore regionale Davide Caparini e il sindaco Emilio Del Bono- © www.giornaledibrescia.it
Ampliando il campo a livello regionale, dal 2019 al 2021, Cdp ha impegnato risorse per oltre un miliardo a sostegno di circa 300 enti pubblici lombardi per la realizzazione di investimenti principalmente nell’ambito della scuola (200 i milioni investiti sull’edilizia scolastica), della mobilità e dei trasporti, dell’arte e della cultura.

Nel 2020, poi, circa 400 enti locali hanno aderito all’operazione di rinegoziazione dei mutui esistenti (1,5 miliardi di debito residuo) liberando così 71 milioni per il territorio grazie al risparmio sugli interessi. Infine, nell’ambito degli investimenti del Pnrr, con il bando per l’attrattività dei borghi, sono state presentate dai piccoli Comuni lombardi (meno di 5mila abitanti) circa 140 domande per un finanziamento complessivo statale pari a 230 milioni.

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