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Esempi di sostenibilità al Csmt per connettere ricerca e impresa

Ori Martin, Grupp AB e Fedabo: i loro progetti incrociano risparmio energetico e riutilizzo
Cogenerazione. Uno degli impianti realizzati dal gruppo bresciano AB, con quartier generale a Orzinuovi
Cogenerazione. Uno degli impianti realizzati dal gruppo bresciano AB, con quartier generale a Orzinuovi
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Oltre 50 giovani ingegneri a confronto con tre aziende del territorio per capire progetti di tecnologia e opportunità in ambito sostenibile. Grande partecipazione alla serata «Ingegneria e Sostenibilità», organizzata da Csmt insieme a Stema e Università degli Studi di Brescia (rappresentata dalla professoressa Mariasole Bannò) for SDGs, dedicata ai futuri ingegneri per svelare le sfide delle imprese del Bresciano impegnate sul tema.

In primo piano, Ori Martin con il direttore ricerca e sviluppo Maurizio Zanforlin, Fedabo col responsabile area tecnica Vittorio Bellicini e la product mechanical engineer Elena Managlia in rappresentanza del Gruppo AB.

Acciaio

Un tris di progetti per Ori Martin, che ha abbracciato una modalità green di produzione dell'acciaio (700mila tonnellate di produzione all'anno ed un raffronto con i maggiori player europei), di cui due finanziati a livello europeo, con un filo conduttore: il recupero del calore altrimenti disperso. Sono l’iRecovery system, grazie al quale il calore dei fumi del forno fusorio è recuperato per produrre energia elettrica per l’autoconsumo ed energia termica che viene ceduta nel periodo invernale ad A2A per la rete di teleriscaldamento cittadina.

Un altro importante progetto di sostenibilità industriale è Heatleap, che, attraverso l’utilizzo di due tecnologie altamente innovative (chiamate Lhp e Gex), è in grado di recuperare gran parte dei cascami termici generati dalla produzione siderurgica. Infine, riferisce Zanforlin, «abbiamo presentato il pacchetto di progetti per il Pnrr, con l’assorbitore a bromuro di litio e l’idea di sostituire tutti gli impianti di raffrescamento dello stabilimento, recuperando il calore dei fumi e risparmiando parecchia energia».

Energia

Fedabo, energy service company di Darfo Boario Terme, si occupa di gestione energetica per le aziende, nella fattispecie energivore, aiutandole a razionalizzare i consumi e garantendo benefici sia economici, sia ambientali. Con un team di oltre 50 esperti del settore, «creiamo profitto e generiamo valore anche per il pianeta.

orniamo anche - rileva Bellicini -, soluzioni per l’autoproduzione di energia: cogenerazione e trigenerazione, fotovoltaico, digestione anaerobica e biogas».

Metano e biogas

Cogenerazione da metano e biogas, biometano e trattamento delle emissioni in atmosfera: è il core business del Gruppo AB di Orzinuovi, che, spiega Managlia, realizza un processo di produzione energetica simultanea mediante un motore alimentato a gas che mette in rotazione un generatore, trasformando l’energia meccanica in energia elettrica con una riduzione dell’energia primaria utilizzata. Tra le altre tecnologie di punta, l’impianto Ecomax, un modulo compatto e integrato per la cogenerazione, di cui esalta i benefit in termini di efficienza energetica e di ecosostenibilità (il recupero di energia termica può essere impiegato anche per la produzione di acqua).

Csmt, l’innovative contamination hub di Brescia, per il quale è intervenuta la technology transfer engineer Viola Nicolardi, ha l’obiettivo di creare, valorizzare e implementare risorse e progetti insieme ai suoi stakeholder, aggregando competenze provenienti dal mondo accademico e della ricerca, aziende, istituzioni e start-up, come Stema: fondata da Davide Bodini e Matteo Gambera, ha sviluppato una piattaforma utilizzata dai giovani ingegneri per comprendere le aziende del territorio, le loro tecnologie e decidere dove costruire la loro carriera.

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