Brescia: scadenze a un passo, ma i soldi non ci sono

Prosegue l’attesa carica d’angoscia per le sorti del Brescia. Da quanto si apprende, l’Agenzia delle entrate ha messo nero su bianco l’intesa per la riduzione-rateizzazione del debito (più sanzioni) maturato a causa della vicenda dei crediti d’imposta fittizi. Si tratta di un’intesa per cinque rate da 480.000 euro ciascuna, per un importo che riduce la somma inizialmente dovuta di circa 4.000.000 di euro a 2.400.000 euro.

Manca la controfirma

Il Brescia non ha però ancora controfirmato, perché all’atto va immediatamente versata la prima rata (l’avvenuto pagamento va poi presentato tra le carte per l’iscrizione). Il quadro resta dunque totalmente in sospeso, come in uno stallo alla messicana: Massimo Cellino non fa capire se procederà o meno all’iscrizione, col tempo spaventosamente ristretto, visto che stipendi e oneri – oltre alla prima rata del debito col Fisco di cui sopra – per avere la valuta del 6 giugno, devono essere pagati al massimo domani entro le 15.

Gli investitori

Brescia calcio, la sede - © www.giornaledibrescia.it

Dall’altra parte, gli investitori interessati al Brescia sono fermi sulla loro posizione: deve essere Cellino ad affrontare le spese d’iscrizione, all’accertamento della quale poi quanto speso sarebbe rimborsato al presidente-patròn per arrivare a mettere le firme sull’accordo per la cessione della società. È una sfida aperta, a questo punto rischiosissima. Cellino aveva fatto sapere lunedì sera, attraverso i propri legali, che sarebbe stato disponibile a pagare, ma solo in cambio del deposito di una somma a garanzia del patto «custodita» da un notaio della città. Dal punto di vista degli investitori, una richiesta del genere sotto intenderebbe che Cellino il denaro per onorare le scadenze lo avrebbe a disposizione.

I dipendenti «ordinari»

Sta di fatto che a oggi – quando mancano ormai meno di 24 ore all’«ora X» e si iniziano a vedere i fantasmi – sul conto corrente della società la liquidità – servono ora poco più di 3 milioni di euro – non c’è. Va segnalato che quest’oggi sono stati disposti i pagamenti degli stipendi ai dipendenti cosiddetti «ordinari» (impiegati, giardinieri, massaggiatori eccetera), ma questo non viene letto come un particolare significativo rispetto alle reali intenzioni di Cellino, in quanto questi pagamenti sono stati predisposti nel tempo in maniera continuativa e non sono mai stati in dubbio.

Ufficiali le date dei play out

Intanto è ufficiale: i play out di serie B si disputeranno il 15 (gara d'andata) e il 20 giugno (gara di ritorno). Lo ha reso noto la Lega di serie B «dopo aver preso atto delle risultanze del Consiglio Federale del 26 maggio, in considerazione dei procedimenti in essere dinanzi agli organi di giustizia sportiva endofederale, tenuto conto della proroga dei termini della Figc del 27 maggio e delle soste nazionali». I procedimenti sono naturalmente quelli che riguardano il Brescia che martedì 10 giugno, sempre che nel frattempo la situazione non precipiti e la squadra non venga iscritta, sarà davanti alla Corte Federale d’Appello per il secondo grado della giustizia sportiva. La Corte Federale d’Appello, viene già dato per scontato, confermerà la sentenza del Tfn: penalizzazione, retrocessione a tavolino in serie C e penalizzazione per la prossima stagione. Dopo la sentenza della Corte, la classifica di B sarà riscritta e prevederà la salvezza per il Frosinone e i play out tra Samp e Salernitana con i blucerchiati a giocare in casa l’andata alle 20.30. Alle 20.30 si giocherà anche la gara di ritorno.