Scuola

Esami di riparazione, test sicurezza superato nel Bresciano

La scuola bresciana passa la prima prova del nuovo anno: verifiche in presenza per gli alunni «rimandati», bene i protocolli anti-Covid
In dirittura d’arrivo gli esami di riparazione per gli studenti bresciani che hanno ricevuto la «sospensione» in una o più materie - © www.giornaledibrescia.it
In dirittura d’arrivo gli esami di riparazione per gli studenti bresciani che hanno ricevuto la «sospensione» in una o più materie - © www.giornaledibrescia.it
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Sono in dirittura d’arrivo gli esami per gli studenti delle scuole superiori che hanno concluso l’anno con la sospensione del giudizio in una o più materie. I vecchi «rimandati», come si diceva una volta, che quest’anno, a differenza di quanto avvenne nel 2020 per effetto di una «sanatoria» generalizzata (in pratica nessuno fu rimandato a settembre, in considerazione dell’annata eccezionale caratterizzata dalla pandemia), sono tornati, quanto a numeri, più o meno alle percentuali pre-Covid.

Per loro esami in presenza, nel rispetto dei protocolli di sicurezza già ampiamente adottati negli istituti superiori (e non solo) bresciani. Vale a dire: igienizzazione, mascherine, distanziamento, niente assembramenti. E, in qualche caso, anche la richiesta di una autocertificazione, come all’Iis Antonietti di Iseo, dove gli accertamenti per i sospesi nel giudizio (220-230 su un totale di 1.450 alunni) sono iniziati il 26 agosto e termineranno il 2 settembre.

Spiega il dirigente Diego Parzani: «Non abbiamo avuto nessuno studente in quarantena, che quindi dovesse svolgere gli esami da remoto. Abbiamo applicato tutti i criteri di sicurezza, come da protocollo e, ai ragazzi che rientrano per la prima volta dopo la pausa estiva, chiesto di presentare una dichiarazione che non abbiano avuto contatti con positivi nei due giorni precedenti». Stessa richiesta è stata rivolta agli insegnanti impegnati nelle operazioni e, dato che il Green pass entrerà in vigore solo il 1° settembre, è stata data loro la possibilità – su base del tutto volontaria – di esibirlo se ne sono già in possesso.

Nessuno studente che abbia svolto l’esame online nemmeno al cittadino liceo Leonardo (qualche segnalazione, che poi si è risolta con esito del tampone negativo), che ha concluso venerdì le prove (oggi inizieranno gli scrutini). All’Itis Castelli, un solo caso di uno studente in quarantena fiduciaria. «Abbiamo applicato gli stessi protocolli sperimentati durante l’anno e per gli esami di Stato – riferisce Massimo Cosentino, dirigente del Leonardo, 1880 studenti e meno di 250 rinviati a settembre -. Evitiamo di utilizzare gli stessi ambienti per sessioni successive e, per il resto, la logica è sempre la stessa ed è quella che manterremo anche per docenti e personale Ata».

All’Itis le operazioni di scrutinio sono in fase avanzata e c’è già qualche dato disponibile. «Abbiamo svolto finora 26 Consigli di classe e fermato otto ragazzi -  racconta la preside Tebaldini -; ne avevamo sospesi circa il 20% su un totale di 2.300, e solo quelli che si è ritenuto potessero recuperare le lacune e rafforzare le competenze durante il periodo estivo; in altri casi, abbiamo fatto la scelta di non ammettere da subito alla classe successiva. Abbiamo adottato distanziamento, mascherine, misurazione della temperatura e divieto di soste nei corridoi: si entrava un quarto d’ora prima e si andava via subito dopo l’esame».

Ora la grande incognita per i presidi resta quella delle procedure di controllo sul certificato verde al personale scolastico (non agli studenti). Si attendono indicazioni chiare da parte del Ministero e informazioni sull’attivazione della app che, dal 13 settembre. primo giorno delle lezioni, dovrebbe consentire di effettuare controlli quotidiani rapidi e cumulativi.

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