Scuola, avvio in sicurezza: in arrivo 10 milioni nel Bresciano
Lo scorso anno scolastico è stato una sorta di «palestra» per riorganizzare la scuola al tempo del Covid: spazi, orari, trasporti, didattica a distanza. Quel bagaglio di esperienza si spera possa tornare utile dal 13 settembre, quando suonerà la prima campanella. L’obiettivo è noto: garantire a tutti gli studenti lezioni in presenza, soprattutto ai ragazzi di elementari e medie.
Per facilitare una «ripartenza in sicurezza» da Roma sono in arrivo 10 milioni di euro: poco più di 7 andranno direttamente alle scuole bresciane; poco meno di 2,7 milioni a Provincia e Comuni.
Nelle scorse ore il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato le graduatorie di due bandi. Il primo valeva 350 milioni, soldi stanziati nel decreto Sostegni Bis. Si tratta di risorse destinate alle scuole che i dirigenti scolastici potranno utilizzare per l’acquisto di dispositivi di protezione e materiale per l’igiene, ma anche per interventi a favore della didattica degli studenti con disabilità, per potenziare gli strumenti digitali, per il potenziamento dell’offerta formativa.
«I fondi si potranno utilizzare anche per adattare gli spazi (interni ed esterni) per garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza o per l’acquisto di servizi professionali e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica - precisa il Ministero -. Si potranno acquistare strumenti per l’aerazione e quanto ritenuto utile per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno degli Istituti». Nel Bresciano arriveranno 7 milioni e 71mila euro: 3,8 milioni per gli istituti comprensivi, il resto per le scuole superiori.
In tutto sono 143 gli istituti bresciani che riceveranno un contributo: si va dai 14mila euro dell’Istituto comprensivo di Cedegolo o dai 17mila del Centro Provinciale Istruzione Adulti (Cpia) di Chiari fino ai 132mila del Tartaglia e ai 202mila euro del Castelli, in città. L’assegnazione dei fondi - precisano da Roma - avverrà nei prossimi giorni insieme all’invio di una apposita nota che il Ministero dell’Istruzione fornirà alle scuole con le istruzioni operative per l’utilizzo delle risorse.
L’altro bando valeva 270 milioni ed era rivolto agli enti locali che, per ottenere i fondi, dovevano fare domanda entro lo scorso 13 agosto. Due i filoni di finanziamento: 200 milioni per lavori di edilizia leggera e 70 per l’affitto e il noleggio di spazi aggiuntivi per la didattica. I fondi sono stati distribuiti tenendo conto, in via prioritaria, della quantità di alunni presenti sui territori e, per la prima volta, delle classi numerose. In tutto, spiegano da Roma, «si interviene su una popolazione scolastica di 806.233 studentesse e studenti, che corrispondono a circa 38.000 classi». Quindici i Comuni bresciani che hanno ottenuto risorse, a cui si aggiunge la Provincia.
La fetta maggiore va ai lavori di adeguamento degli spazi: per questo filone a 12 Comuni bresciani vanno poco meno di 1,5 milioni, dai 9mila euro di Vobarno ai 200mila di Edolo, Gambara, San Gervasio e Agnosine; altri 800mila euro vanno a Palazzo Broletto che utilizzerà le risorse per intervenire su 9 scuole: il Beretta di Gardone Val Trompia (controsoffitti), il Don Milani di Montichiari (pareti e solai), il Capirola di Leno (norme di sicurezza), l’Einaudi di Chiari (antincendio) e in città il Lunardi (messa in sicurezza dei soffitti), lo Sraffa (impianti), l’Arnaldo (soffitti), il Castelli (controsoffitti) e il Golgi (pavimentazione in due aule). Leno otterrà 20mila euro per il noleggio di strutture temporanee mentre per l’affitto di locali arriveranno soldi ai Comuni di Rovato (80mila euro), Travagliato (40mila), Cazzago San Martino (155mila) e Bagnolo Mella (65mila).
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