Scuola e trasporti: «Con ingressi scaglionati, tutti in classe»
Per garantire che tutti gli studenti delle superiori possano fare lezione in presenza, sarà necessario che anche nel prossimo anno scolastico restino gli ingressi scaglionati. Vale a dire il doppio (o triplo) ingresso, con campanella che suona per la maggior parte delle classi alle 8 ma per un’altra fetta (tra il 20 e il 30%) alle 9 o alle 10. Lo schema è quello già sperimento lo scorso anno scolastico e per il presidente dell’Agenzia del Tpl Claudio Bragaglio andrà riconfermato se si vuole davvero «azzerare la didattica a distanza» (Dad).
L’Agenzia sta lavorando da tempo al piano scuola di settembre, «rimodulando» il vecchio schema. Nei prossimi giorni incrocerà i dati che le fornirà l’Ufficio scolastico provinciale (numero di alunni di ogni istituto e paese di provenienza), con le linee e le corse dei bus. Attorno al 25 agosto il Piano dovrebbe approdare al tavolo prefettizio che dal 15 aprile 2020 monitora il «combinato» scuola-trasporti. Su circa 65mila ragazzi, 40mila si recano infatti a scuola prendendo i mezzi pubblici.
Due i punti fermi. L’obiettivo di garantire la ripresa in presenza delle lezioni per il 100% degli studenti. La capienza dei pullman ridotta all’80% dalle norme anti-Covid (su una corriera extraurbana vuol dire 50 posti a sedere più 10-12 in piedi). Tenendo conto di questi parametri, anche mettendo in campo tutti i mezzi disponibili, «riusciremo a trasportare il 65-70% degli studenti alle ore 8. Rimane fuori un 30%».
Il problema è soprattutto nell’extraurbano (in città il servizio è più flessibile e può contare sul metrò). Lo scorso anno si sono sfruttati i «servizi aggiuntivi», pullman granturismo fermi nella loro normale attività, noleggiati per il trasporto scolastico: hanno garantito in media l’8% del servizio. Quest’anno però l’attività granturismo e a lunga percorrenza è ripartita, di mezzi e autisti aggiuntivi ce ne sono pochi e costano parecchio. Insomma, taglia corto Bragaglio, «è impossibile avere il 100% di alunni presenti a scuola con l’azzeramento della Dad. Gli istituti si devono organizzare prevedendo ingressi scaglionati». Alle 8 e alle 9. In alcuni casi alle 10. Un’esperienza che qualche problema, lo scorso anno, lo ha creato, ammette Bragaglio. «Ma non c’è altra strada».
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