Doppi turni, Ddi e più spazi: la scuola verso il ritorno in aula

Molti dubbi e poche certezze, a meno di tre settimane dall’avvio del nuovo anno scolastico. L’unico punto fermo è il ritorno alla didattica in presenza, come indicato dal decreto del 6 agosto. Già, ma in che modo far quadrare tutte le variabili, ovvero trasporti, organizzazione degli spazi, disponibilità degli organici, green pass e tutela della sicurezza?
Prova a fare il punto il dirigente dell’Ust, Giuseppe Bonelli, nell’ambito dell’incontro tenutosi in Provincia per la consegna degli attestati ai presidi pensionandi. «Se la scuola vuol riprendere al 100% in presenza, il doppio turno d’ingresso sarà inevitabile - osserva il provveditore -, sia per evitare assembramenti, sia perché la capienza dei mezzi pubblici è dell’80%. Ciò vale soprattutto per gli istituti della provincia; in città, si deve valutare anche la percentuale di studenti che può raggiungere la scuola autonomamente».
Dad, Ddi e Tpl
Incalzato sul tema «Dad sì o no», Bonelli risponde che «dipenderà anche dall’autonomia di ciascun istituto». Vale a dire: «Anche se il problema del distanziamento non è più vincolante, è comunque consigliato vivamente realizzare tale condizione, e non sempre è fattibile in tempi sincroni. Inoltre, la Ddi (Didattica digitale integrata) entrerà in campo in caso di isolamenti e quarantene e rimane compito delle istituzioni scolastiche deliberarne le regole. La differenza è che, con il picco influenzale, non dovrebbe esserci una sospensione generalizzata, ma singole situazioni di isolamento».
L’ipotesi del doppio scaglionamento d’entrata (e d’uscita) è sostenuta dalla Provincia («Lo chiederemo alle scuole» annuncia il consigliere delegato Filippo Ferrari) e dall’Agenzia del Tpl.
Nuovi spazi
L’ente provinciale è riuscito anche quest’anno - riferisce il presidente Samuele Alghisi - a finanziare parte del trasposto scolastico con due milioni e mezzo di euro. È stato fatto un «investimento importante» nell’edilizia scolastica e sono programmati nuovi insediamenti e ampliamenti per gli istituti secondari di secondo grado, che si apprestano ad accogliere 51mila studenti, intercettando fondi ministeriali e regionali.
«Alcune scuole, soprattutto della provincia, ci hanno chiesto spazi aggiuntivi - afferma Ferrari - e stiamo provvedendo: così a Breno e Montichiari, dove saranno disponibili alcuni oratori; al liceo Leonardo ricaveremo sei nuove aule da laboratori e magazzini, quattro nell’aula magna del liceo di Gardone Valtrompia, mentre al Cerebotani di Lonato stiamo predisponendo dei fabbricati. Abbiamo ricevuto di recente 800mila euro dal Governo, che metteremo a disposizione delle scuole».
Green pass
A preoccupare i presidi è anche l’incognita del controllo sui certificati verdi del personale. «La normativa è in evoluzione - osserva Bonelli - e c’è un’interlocuzione aperta col Garante della privacy a livello nazionale. Ora, senza un supporto alle segreterie amministrative e senza una possibilità di accesso ai dati, non si saprebbe come fare; di certo la verifica modello discoteca a scuola non si deve fare».
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