Farmaci per diabete e obesità, nel 2025 già chieste 70mila confezioni

In Ticino il Wegovy ha fatto boom: lo scorso anno oltre quarantamila persone hanno chiesto all’assicurazione di base il rimborso delle iniezioni di semaglutide che promettono effetti dimagranti. In Italia il farmaco pensato per adulti affetti da obesità o sovrappeso è disponibile dallo scorso autunno solo su prescrizione medica e a pagamento. Non costa poco: per un trattamento si possono spendere dai 200 ai 400 euro al mese.
L’interesse nei confronti di questo «agonista dell’ormone intestinale Glp-1» (che ha un ruolo nel trattamento del diabete di tipo 2 e nell’eccesso di peso) è forte anche nella nostra provincia, dove gli occhi sono puntati pure sulla – ancora più rivoluzionaria –tirzepatide, un’altra molecola utilizzata anche contro l’obesità in commercio da ottobre sotto il nome di Mounjaro e accessibile sempre con ricetta medica e – fatta eccezione per i diabetici di tipo 2 che lo ottengono gratis – a un costo non indifferente (a listino si va dai 346,58 ai 623,86 euro a confezione).
I numeri confermano il trend
«Quest’anno – rende noto il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Brescia Francesco Rastrelli – le farmacie, da gennaio a luglio hanno già acquistato dal grossista Qfarma oltre 70mila confezioni di questa classe di farmaci contro le 116mila di tutto il 2024. Su questo tema organizzeremo un convegno a ottobre. Il farmacista gioca, infatti, un ruolo cruciale nella gestione dei farmaci Glp-1, sia per quanto riguarda la dispensazione sia in termini di educazione del paziente: assicura che il farmaco sia dispensato correttamente, fornisce informazioni dettagliate sull’uso, gli effetti collaterali e l’importanza dell’aderenza alla terapia, e collabora con il medico per il monitoraggio dei parametri clinici».
Il commercio
Questi dati, come accennava Rastelli, provengono da Qfarma, il grossista principale a cui le farmacie bresciane si rivolgono, sono riferiti alla nostra provincia, ma non tengono in considerazione egli ordini diretti eseguiti alle aziende produttrici o ad altri grossisti. Nel dettaglio delle 70mila confezioni di quest’anno 35mila sono state dispensate dalle farmacie, con prescrizione medica per il diabete di tipo 2 o per il controllo del peso, e le altre 35mila, della stessa famiglia di agonisti dell’ormone Glp-1, sono state dispensate tramite la farmacia, ma in «Dpc», la «distribuzione in nome e per conto di Ats», in questo caso, soltanto per pazienti diabetici.
La «Distribuzione per conto» (Dpc), ricordiamo, è un sistema tramite il quale alcuni farmaci ospedalieri vengono forniti direttamente agli assistiti tramite le farmacie aperte al pubblico, su prescrizione medica, invece che attraverso l’ospedale. Meritano un focus le iniezioni di Mounjaro: nel 2025 ne sono state distribuite 5.532 confezioni contro le 206 di fine 2024 (perché in Italia è arrivato in autunno). Quanto al Wegovy (solo per persone affette da obesità e solo a pagamento dai 220 ai 294 euro a confezione) siamo già a quota 2.674 contro le 1.164 dell’intero anno scorso.
Erano introvabili
Capire quanti bresciani stiano assumendo questi farmaci non è semplice. Stando ai dati di Ats Brescia relativi alla nostra provincia Valcamonica esclusa, lo scorso anno 13.298 assistiti hanno ottenuto almeno una prescrizione di farmaci appartenenti alla classe degli «analoghi del recettore Glp-1»; tra questi 8.499 hanno avuto accesso alla semaglutide. Si tratta, però, soltanto di persone con diabete di tipo 2 alle quali le iniezioni sono state passate dal Ssr; le altre – dovendo pagare i farmaci – non figurano nel conteggio di Ats.
La presidente di Federfarma Brescia Clara Mottinelli aggiunge che «la maggior parte delle nostre farmacie ha distribuito questi farmaci col Ssr ai diabetici di tipo 2, ma le prescrizioni alle persone affette da obesità sono in crescita. Relativamente a questa malattia, attraverso una recente campagna di sensibilizzazione, abbiamo riscontrato che c’è poca consapevolezza». Fino a un anno fa, complice il boom di richieste a livello mondiale, la semaglutide era spesso introvabile anche nella nostra provincia. Quest’anno, invece, come conferma Mottinelli, «il problema non sussiste».
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