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Jeroboam Bike Franciacorta: 300 km di passione (e 700 hamburger)

Cinquecento partecipanti alla kermesse gravel che nel weekend ha tenuto banco nel Bresciano. L'ha spuntata un tedesco
  • Franciacorta Bike Jeroboam, 300 km tra valli e vigneti
    Franciacorta Bike Jeroboam, 300 km tra valli e vigneti
  • Franciacorta Bike Jeroboam, 300 km tra valli e vigneti
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    Franciacorta Bike Jeroboam, 300 km tra valli e vigneti
AA

Trecento chilometri. Settemila metri di dislivello. Cinquecento partecipanti. E settecento tra hamburger e salamine. Sì, diamo i numeri. Quelli che raccontano ma solo in parte il mood di un evento gravel che ha tenuto banco nel weekend tra sentieri, tratturi, mulattiere e sterrati di ogni tipo.

Da venerdì sera a domenica pomeriggio, ha regalato emozioni la Jeroboam Bike Franciacorta, capostipite delle omonime kermesse: biciclettate non competitive che seguono la filosofia della randonnée, la disciplina nata in Francia ai primi del '900 che prevede lunghissime pedalate su percorsi di vario genere.

Nel caso specifico con la modalità gravel a far da protagonista assoluta: tanti saluti all'asfalto e benvenuti a terra, ghiaia e polvere.

Tre percorsi

Proprio mentre a Camignone, in Franciacorta, la stagione agonistica volgeva al termine con l’ultimo appuntamento riservato agli Juniores, nelle zone limitrofe ad Erbusco iniziava la festa per l’arrivo di tutti i partecipanti all’evento ludo-ciclistico.

I tre precorsi da 75, 150 e 300 km hanno contato l’iscrizione di 500 atleti, 75 dei quali per la prova più lunga. Il migliore di tutti è stato Marius Karteusch, tedesco di Friburgo, che ha completato la Jeroboam in 16 ore e 4 minuti netti: una buonissima prestazione considerando i 7.000 metri di dislivello e soli 20 minuti di sosta per un autentico specialista del gravel che in passato ha completato l’evento Unbound XL, in Kansas, impiegando 20 ore e 22 minuti per completare i 563 km proposti.

Gli ultimi ad arrivare sulla linea di fine percorso lo hanno fatto alle 19 circa di domenica ma poco conta dato che la manifestazione è assolutamente non competitiva. Non competitività e capacità di cavarsela da soli sono le parole d’ordine di questi eventi che non propongono assistenza sul percorso se non alcuni check point dove poter riposare, come a Malga Corva a Cima Rest dove quest’anno è stato possibile accamparsi per la notte.

Dal villaggio alle valli

Fulcro della manifestazione è stato il villaggio di partenza ad Erbusco in cui erano previsti stand gastronomici, intrattenimento con musica dal vivo, lezioni di pilates e la possibilità di sottoporsi a sedute di massaggi sportivi.

I numeri culinari che hanno accompagnato i tre giorni di pedalata riportano 40 kg di pasta, 700 tra hamburger e panini con la salamina e diversi fusti di birra consumati: numeri che confermano il clima spensierato e goliardico dei partecipanti, specie se rapportati al numero di iscritti. Convivialità e divertimento sono stati al centro dell’evento che, snodandosi tra Franciacorta, Valtrompia, Valsabbia e Valvestino ha dato la possibilità ai quasi 150 stranieri iscritti di apprezzare al meglio il nostro territorio.

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