Outdoor

Jeroboam Bike ai blocchi di partenza: appuntamento dal 13 al 15 ottobre

La corsa non competitiva con le bici gravel è stata pensata per valorizzare il territorio
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
  • Immagini della Jeroboam Bike
    Immagini della Jeroboam Bike
AA

Dal 13 ottobre, per tre giorni, la Jeroboam Bike torna a casa, in Franciacorta, dove è nata alcuni anni fa dalla spinta della 3T Bike, azienda produttrice di biciclette bergamasca che ancora oggi sostiene un comitato organizzatore composto da sei appassionati.

L’evento, previsto dal 13 al 15 ottobre, prende il nome dalla bottiglia Jeroboam, il taglio da spumante da 3 litri che viene usato per i festeggiamenti sul podio delle competizioni di MotoGP e Formula 1: lì si parla di Champagne, qui del nostro amato e invidiato Franciacorta.

Ma cosa c’entra una bottiglia di vino con un evento legato alle due ruote? Il logo della manifestazione lega l’immagine del «bottiglione» ai raggi di una bicicletta con un messaggio ben preciso: valorizzazione del territorio attraverso quella che può essere definita una lunga gita all’insegna dell’outdoor.

I 3 litri della bottiglia rappresentano il chilometraggio dell’evento principale della tre giorni: 300 chilometri con partenza da Erbusco per attraversare i paesaggi più belli della provincia, dal Monte Maniva alla Valvestino, per annusare il profumo dei laghi di Garda e Idro e ritornare sulle pianure franciacortine. Il tutto a bordo di biciclette cosiddette gravel, simili alle bici da corsa ma con geometrie più comode e adatte alle lunghe distanze su terreni sterrati; aperte le iscrizioni anche ai possessori di mountain bike, che dovranno essere certamente dei veri temerari.

Particolarità

Il carattere non è certo competitivo, presentandosi come una randonnée, la disciplina nata in Francia ai primi del ‘900 ad opera dell’Audax Club Parisien, cioè una riunione di un gruppo di appassionati che a velocità controllata (i chilometri sono davvero tanti) decide di affrontare una vera e propria avventura in completa autonomia. Ci sono, come di consueto, dei checkpoint per il riposo, uno la favolosa location di Malga Corva a Magasa e ovviamente un ampio villaggio d’arrivo e partenza con stand gastronomici e un’area campeggio per l’accoglienza dei 300-400 atleti previsti.

Con 300 chilometri e circa 7000 metri di dislivello da completare, per i più allenati, in circa 20 ore, la pedalata sarà certamente una sfida per cuori e gambe pronti e un vero e proprio viaggio nel proprio modo di vivere lo sport; partenza alle 7.30 di sabato 14 e arrivo previsto alla zona mista il giorno dopo dove si concluderà la festa con musica, buon cibo e bevande del territorio.

Per gli atleti meno avvezzi alle distanze da record viene proposta la challenge per così dire “ridotta”, la Magnum, sempre con riferimento al taglio enologico, di 156 chilometri e 3200 metri di dislivello per scendere poi ai 75 km della versione standard con doppia partenza il sabato o la domenica alle 09:00. Per i meno impegnati e più interessati alla scoperta delle cantine della Franciacorta viene proposta una pedalata ecologica, la Demi, di 37,5 chilometri, ridotta ma certamente frizzante fra le bollicine del territorio. Lo spirito principale sarà dunque quello legato alla convivialità, all’amicizia e al vivere l’outdoor in compagnia in completa contrapposizione con la competizione fra atleti, proponendo piuttosto una sfida personale e l’opportunità di potersi poi rilassare nella grande area ristoro per poter ripensare alla propria prestazione.

Gravel

Il mondo gravel è del tutto nuovo, si è affacciato al mondo del ciclismo solo negli ultimi 5-6 anni e nel Bresciano ha preso piede inizialmente grazie alla bottega  dei fratelli Profeta che di ritorno da una fiera in Germania hanno iniziato a proporre i loro modelli a «ruote maggiorate»; la filosofia è sempre stata quella dell’esplorazione e del viaggio in armonia con la natura, filosofia che si è un po’ snaturata nell’ultimo biennio con l’introduzione, da parte dell’ex corridore veneto Filippo Pozzato, del Mondiale Gravel, competizione vera a cui partecipano i migliori atleti del ranking mondiale. Un ritorno alle origini per questo evento che, dopo essere stato esportato anche all’estero, punta a promuovere il nostro territorio ed a valorizzare l’attività sportiva all’aria aperta.

Appuntamento quindi dal 13 al 15 ottobre per tuffarsi nei profumi e nei sapori del territorio bresciano e godere dei suoi splendidi paesaggi con un’unica indicazione: godetevi il viaggio, non vince chi ci mette meno tempo ma chi si diverte di più.

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia