Outdoor

Cinque idee per escursioni tra i colori dell'autunno dalla Valcamonica al Garda

Itinerari da scoprire tra i boschi di media quota delle valli bresciane e dell'Alto Garda
Uno splendido foliage autunnale - Foto: Franse84 @ zoom.giornaledibrescia.it
Uno splendido foliage autunnale - Foto: Franse84 @ zoom.giornaledibrescia.it
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L’autunno non è soltanto un periodo dell’anno, ma è un sentimento, un insieme di stati d’animo costruiti attorno a particolari colori e profumi della natura, non disgiunti dai sapori di frutti di stagione, tra i quali le castagne che spingono a frequentare boschi di media quota.

«Così cadono le fronde intorno all’albero in autunno: esso non ne sa nulla, la pioggia lo bagna o lo colpisce il sole o il gelo, la vita gli si ritrae lentamente in uno spazio minimo e intimo. Esso non muore. Aspetta».

In queste parole dello scrittore Herman Hesse, autore del celebre Siddharta, l’autunno si rivela anche come il tempo dell’attesa.

Le sue suggestioni all’aria aperta si possono sperimentare in tanti modi, e i contesti dei boschi e delle foreste sono quelli che, con tonalità e silenzi che preludono l’inverno, si prestano ad essere vissuti con nuovi stimoli e curiosità.

Cerchiamo allora tappeti di foglie bagnate e muschi, gorgoglii di torrenti e alberi parzialmente spogli, per assaporare con lo zaino sulle spalle quel senso si attesa e di riscoperta della natura che questa stagione sa offrire.

In Valcamonica

Una veduta dei boschi a ridosso della Valle del Vivione, cui si accede anche da Ono San Pietro - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta dei boschi a ridosso della Valle del Vivione, cui si accede anche da Ono San Pietro - © www.giornaledibrescia.it

Una delle affascinanti valli laterali della Valle Camonica è rappresentata dalla Valle del Vivione. I ciclisti la conoscono bene per le impegnative salite che raggiungono il Passo del Vivione sia dal versante di Forno Allione sia da quello che sale da Schilpario. La valle accoglie, sul territorio del comune di Ono San Pietro, la foresta di Legnoli. Il sentiero per la Malga Jai offre un bel viaggio di silenzi tra latifoglie e conifere.

Valle del Garza

Castagnata: un cesto pieno di marroni - © www.giornaledibrescia.it
Castagnata: un cesto pieno di marroni - © www.giornaledibrescia.it

Prima di raggiungere la città di Brescia il fiume Garza attraversa i territori di Caino, Nave e Bovezzo. In questo tratto della sua percorrenza le acque sono limpide, e i boschi si caratterizzano per la diffusa presenza del castagno. Un percorso dedicato al marrone si sviluppa lungo il versante settentrionale della Valle del Garza, tra selve castanili, alberi maestosi e chiesette.

Valle Trompia

Una veduta dei piani di Vaghezza a ridosso del Monte Ario - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta dei piani di Vaghezza a ridosso del Monte Ario - © www.giornaledibrescia.it

La meta del Monte Ario è ben conosciuta dagli escursionisti bresciani. Chi affronta la sua salita partendo dalla località Vaghezza attraversa un tratto di sentiero dalla pendenza decisa che prende il nome di “Scale dell’Ario”. Il bosco in veste autunnale nel quale si sviluppa la traccia tra il passo delle Piazze e il Pian del Bene costituisce un ambiente di notevole suggestione anche in autunno.

Valle Sabbia

Suggestivo colpo d'occhio dal Baremone - © www.giornaledibrescia.it
Suggestivo colpo d'occhio dal Baremone - © www.giornaledibrescia.it

Dalla fascia rivierasca del lago d’Idro fino alla zona del Baremone, con partenza da Anfo. Sulla strada che compie questo percorso si cimentano ciclisti allenati. Non mancano anche biker, che abbassano la sella e cercano qualche singletrack (e ce ne sono) per regalarsi, dopo la fatica della salita, una discesa pepata. Il contesto della foresta regionale Anfo-Val Caffaro richiama escursionisti attorno alla carrozzabile.

Garda

Il lago di Valvestino - Foto: Maffo @ zoom.giornaledibrescia.it
Il lago di Valvestino - Foto: Maffo @ zoom.giornaledibrescia.it

Le faggete della Valvestino: una garanzia in termini di paesaggio e di eleganza di espressione forestale che in autunno prende il colore del giallo, oro e rosso purpureo.

La splendida zone dell’entroterra gardesano anche in autunno si rivela uno scrigno di opportunità escursionistiche da vivere all’insegna della natura, e di piccoli paesi, chiesette, testimonianze di attività rurali e tradizionali.

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