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Dalla Franciacorta alle valli, cinque cascate bresciane da scoprire

Con la pioggia di questi giorni si sono rinvigoriti anche i salti d'acqua del nostro territorio. Ecco alcuni suggerimenti per i posti da visitare
Una cascata (foto simbolica) - Foto Unsplash
Una cascata (foto simbolica) - Foto Unsplash
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Le precipitazioni che in questi giorni si sono riversate anche sul territorio bresciano sono state accolte con favore, dato che hanno consentito di mitigare una piccola parte del deficit idrico che ha caratterizzato il siccitoso periodo dell’ultimo inverno.

Assieme alle fondamentali funzioni assolte nei confronti dell’ambiente naturale, la pioggia ha permesso di ridare forma, almeno parzialmente, ad alcune espressioni caratteristiche delle valli, delle montagne e anche di alcune zone collinari.

Ci riferiamo alle cascate, salti d’acqua naturali di diversa altezza che regalano sorpresa e meraviglia soprattutto quando le portate idriche sono sostenute, e che in virtù del fascino che rivestono nel paesaggio possono pienamente rappresentare la meta di un’escursione.

Tra le numerose presenti sul territorio bresciano offriamo alcuni spunti. 

 

Cascata del Paradiso

La cascata del Paradiso - Foto Ruggero Bontempi
La cascata del Paradiso - Foto Ruggero Bontempi

Nella Franciacorta delle morbide colline e dei vigneti c’è una porzione discosta e carica di suggestione che appartiene al territorio del comune di Ome, e che si estende a settentrione fino a comprendere la bella Valle del Gandovere.

Sulle rocce calcaree di questa zona si materializza la cascata del Paradiso. Si arriva ai suoi piedi partendo dalla frazione di Valle, incamminandosi lungo il percorso segnalato per l’orto botanico delle conifere coltivate. La passeggiata è priva di difficoltà e può essere affrontata anche con la mountain bike.

Cascata del Petoi

La cascata del Petoi - Foto Ruggero Bontempi
La cascata del Petoi - Foto Ruggero Bontempi

La sponda orientale del lago d’Iseo riserva continue sorprese che trovano nelle espressioni della natura validi motivi di richiamo. A Sulzano per esempio, percorrendo la strada che dalla riviera sale verso la zona di Nistisino, si trovano le indicazioni per la cascata del Petoi.

La meta è raggiungibile a piedi per mezzo di una breve passeggiata che prende il via scavalcando il torrente per mezzo di un apposito ponte pedonale.

Cascate del Narcanello

La cascata del Narcanello - Foto Ruggero Bontempi
La cascata del Narcanello - Foto Ruggero Bontempi

Il ghiacciaio del Pisgana ha contribuito a modellare la valle che oggi è percorsa dal Torrente Narcanello, che in presenza di neve riveste interesse scialpinistico, e nella stagione estiva è ambita per escursioni di diverso impegno e lunghezza.

I salti d’acqua del torrente sono una delle principali mete per camminate da realizzare nel corso dell’estate. Si raggiungono per mezzo di un sentiero che richiede circa due ore di percorrenza, al quale si accede entrando nella Val Sozzine dalla strada che collega Ponte di Legno al Passo del Tonale.

Cascata delle Gere

La cascata delle Gere - Foto Ruggero Bontempi
La cascata delle Gere - Foto Ruggero Bontempi

La Valle di Vandeno costituisce un ambito di pregio naturalistico e paesaggistico della media Valle Trompia, e appartiene al territorio del comune di Marcheno.

Prima di riversare le sue acque in quelle del Fiume Mella, il torrente che percorre questa valle riempie alcune limpide pozze e regala alcuni salti d’acqua, dei quali il più rilevante prende il nome di «cascata delle Gere». Proseguendo sul sentiero si può raggiungere il santuario di Sant’Emiliano.

Cascata dell’acqua seta

La cascata dell'Acqua seta - Foto Ruggero Bontempi
La cascata dell'Acqua seta - Foto Ruggero Bontempi

La Val Degagna sul territorio di Vobarno si inserisce in un contesto che richiama in ogni stagione ciclisti, escursionisti e appassionati di mountain bike.
Nella valle laterale del Prato della Noce, che consente di raggiungere il Passo della Fobbiola con partenza da San Martino e Cecino, accanto alla strada forestale una breve deviazione segnalata permette di portarsi ai piedi della bella «cascata dell’acqua seta».

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