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Cinque idee per escursioni brevi nelle valli bresciane ideali per Pasqua e Pasquetta

Qualche incertezza del meteo sulle nostre Prealpi? Per non rinunciare ad una passeggiata salutare, ecco proposte a corto raggio
Uno scorcio della Conca del Volano - © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio della Conca del Volano - © www.giornaledibrescia.it
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Le previsioni per i giorni di Pasqua e di Pasquetta non sono all’insegna del pieno sole, e sembra prevalere una certa variabilità che in alcune zone può generare qualche piovasco.

Sarebbe un peccato tuttavia rinunciare al piacere di un’escursione, che questo periodo d’inizio primavera, anche se caratterizzato da temperature non elevate, consente di gustare appieno immergendosi nei contesti naturali caratterizzati dalle nuove fioriture e della ripresa vegetativa del bosco.

Avanziamo quindi cinque proposte per camminare nelle principali zone montane della nostra provincia, selezionate con il criterio di una lunghezza moderata per potersi muovere anche in caso di incertezza. E se la pioggia ci coglierà lungo il cammino, e non faremo in tempo a rientrare, ci si farà trovare attrezzati con una buona giacca impermeabile, da avere sempre nello zaino.

1. Conca del Volano

Nella media Valcamonica, sotto il Pizzo Badile Camuno che è uno dei suoi simboli riconosciuti dall’epoca prestorica, la conca del Volano rappresenta un contesto aperto e affascinante al quale si arriva per mezzo di una strada forestale.

Il punto di partenza può avvenire dal paese di Cimbergo. Con auto normali si può percorrere la strada che avanza nel bosco fino ad alcune piccole aree di parcheggio, e da queste in meno di mezz’ora di cammino si giunge al rifugio De Marie e alla limitrofa conca del Volano.

2. Monte Rodondone

Sul crinale sebino che guarda da un lato verso il lago d’Iseo e dall’altro verso la Valtrompia si colloca la morbida e tondeggiante vetta del Monte Rodondone, e Santa Maria del Giogo costituisce il punto di partenza più comodo per raggiungerla.

Un fiore dell'elleboro sbocciato nell'ultima neve sul Rodondone, con vista su Montisola - Foto A. Bergamaschi
Un fiore dell'elleboro sbocciato nell'ultima neve sul Rodondone, con vista su Montisola - Foto A. Bergamaschi

Si sale in auto da Sulzano e, dall’ampio piazzale sterrato limitrofo al punto in cui termina la strada, si cammina in direzione nord tra appostamenti di caccia e ampi panorami.

3. Rifugio Pontogna

Il rifugio Pontogna - © www.giornaledibrescia.it
Il rifugio Pontogna - © www.giornaledibrescia.it

Punto di riferimento essenziale per quanti affrontano la salita al Monte Guglielmo da uno sei sentieri più frequentati e conosciuti del versante triumplino, il rifugio Pontogna dal CAI Valtrompia costituisce una meta irrinunciabile per tutti gli escursionisti e gli scialpinisti bresciani.

Con partenza da Pezzoro questa classica meta si raggiunge in un’oretta di piacevole e semplice cammino attraverso il bosco.

4. Rocca di Bernacco

Il santuario della Madonna del Mangher - © www.giornaledibrescia.it
Il santuario della Madonna del Mangher - © www.giornaledibrescia.it

Nel contesto dei monti della Valsabbia il circoscritto ambito di Vallio Terme è garanzia di varietà di tranquille proposte escursionistiche.

Tra le mete di questa zona la Rocca di Bernacco è una di quelle di maggiore richiamo, anche in virtù delle testimonianze di interesse archeologico che la cima custodisce. Un sentiero di moderata lunghezza per raggiungerla parte dal bel santuario della Madonna del Mangher

5. Madonna del Buon Consiglio

Il santuario della Madonna del Rio a Renzano, sopra Salò - © www.giornaledibrescia.it
Il santuario della Madonna del Rio a Renzano, sopra Salò - © www.giornaledibrescia.it

Nell’entroterra collinare gardesano di Salò, dalla frazione di Renzano, si possono unire in una breve escursione due piccoli suggestivi santuari mariani.

Il primo, quello della Madonna del Rio, si raggiunge direttamente in auto, ed è circondato da olivi e cipressi. Da questo si accede per mezzo di un ponticello all’inizio del sentiero segnalato con il numero 236 che sale alla località Milordino, e poi più agevolmente prosegue verso Bagnolo fino al piccolo santuario della Madonna del Buon Consiglio

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