Outdoor

Le mete da mettere in programma per una visita al lago d'Iseo

Se si sceglie per una visita enogastronomia non si può non assaggiare la tipica tinca al forno di Clusane
Tramonto sul lago d'Iseo - Foto Dario Bonzi dal portale Zoom © www.giornaledibrescia.it
Tramonto sul lago d'Iseo - Foto Dario Bonzi dal portale Zoom © www.giornaledibrescia.it
AA

Basso profilo ma pieno di sorprese, resta all’ombra del Garda fratello maggiore ma non sta a guardare. Il lago d’Iseo è così, consapevole delle proprie potenzialità e della sua ricchezza e capace di investire proprio a partire da quel tesoretto. Non a caso dal 2018 fa parte (nella sua parte settentrionale) della riserva della biosfera Unesco della «Valle Camonica - Alto Sebino»: un’incredibile opportunità che gli operatori culturali e turistici non si sono fatti sfuggire.

Anche grazie alla valorizzazione del suo patrimonio negli anni il Sebino è riuscito a ritagliarsi suoi spazi attirando sempre più turisti, tanto che intorno ad esso si è creata una vera e propria economica turistica lacuale.

La sponda bresciana, d’altronde, è molto varia: se da una parte c’è il lago e Monte Isola, dall’altra vi sono vigne, frutteti, olivi e fiori, a cui seguono boschi di castagni e poi più in alto le arrotondate dorsali dei monti. Il primo paese della sponda bresciana del lago è Paratico, seguito da Iseo, il centro turistico di maggiore importanza del lago. Se Clusane è rinomato per la specialità culinaria della tinca al forno, Pilzone con il promontorio di Montecolo è balzato alle cronache per il fico che cresce sul campanile della chiesa.

Tramonto sul lago d'Iseo - Foto Dario Bonzi dal portale Zoom © www.giornaledibrescia.it
Tramonto sul lago d'Iseo - Foto Dario Bonzi dal portale Zoom © www.giornaledibrescia.it

Sulzano, invece, è il paese dei pescatori. Altri centri degni di nota sono Sale Marasino, collocato sul fondo dell’anfiteatro naturale dei monti delle Almane, che conserva che conserva antiche chiese e importanti palazzi cinquecenteschi; Zone, infine, è famosa perché qui si trova il caratteristico fenomeno delle piramidi di erosione. E poi c’è la preziosa Montisola, scrigno di bellezza e isola lacustre più grande d’Italia e tra le più estese d’Europa.

Insomma, sul Sebino c’è di tutto e grazie alle tante attività che cominciano già dalla primavera diventa ogni anno una delle destinazioni preferite degli amanti della nautica da diporto. Il resto delle bellezze che offre il lago d’Iseo e l’area del Sebino potrà scoprirlo il visitatore.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia