Economia

Chi è Paolo Streparava, nuovo presidente di Confindustria Brescia

L’amministratore delegato del gruppo di Adro, leader nel settore automotive, da 29 anni è attivamente presente all’interno della realtà associativa imprenditoriale
Paolo Streparava - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
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Un numero più di altri rende l’idea dell’energia profusa da Paolo Streparava, nuovo presidente di Confindustria Brescia per il quadriennio 2025-2029, all’interno dell’organizzazione di via Cefalonia: 29. Tanti sono infatti gli anni di presenza attiva dell’amministratore delegato del gruppo Streparava, realtà leader nel settore automotive, all’interno della realtà associativa.

Un traguardo che verrà tagliato il 5 agosto, «una ricorrenza cronologica che è la testimonianza di un lungo cammino di crescita personale e professionale – le sue parole nella relazione all’assemblea generale –, vissuto fianco a fianco con un’organizzazione che negli anni è stata per me scuola, esempio e stimolo continuo».

Nato nel dicembre 1971, sposato e padre di tre figli, Streparava rappresenta la terza generazione alla guida dell’azienda di Adro (prima di lui il nonno e fondatore Angelo «Gino» Luigi e il padre Pier Luigi), creata nel 1951 a Cologne e diventata nel tempo attore internazionale per la fornitura di componenti e sistemi per il powertrain e lo chassis ai più grandi produttori mondiali automobilistici. Attualmente conta dieci stabilimenti – di cui sette situati in Italia e tre all'estero – e impiega oltre 1.100 dipendenti, registrando un fatturato consolidato superiore ai 350 milioni di euro.

Il percorso

Dopo il liceo e uno stage all’estero, il percorso professionale di Paolo Streparava inizia come assistente del direttore generale nell’azienda di famiglia. Successivamente frequenta un master di gestione della Piccola e media impresa, si perfeziona nel corso promosso da Ucimu sulle responsabilità dei vertici aziendali e nel corso di Sda Bocconi sul ruolo del consiglio di amministrazione, oltre a frequentare un seminario di benchmarking e analisi del valore promosso dal Consorzio Inn.Tec in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia.

«Esperto e promotore delle metodologie lean, ha diffuso in tutti gli stabilimenti del gruppo un approccio volto a minimizzare gli sprechi, puntando alla loro totale eliminazione - si legge nella biografia ufficiale sul sito di Confindustria Brescia -. Tale strategia consente di ottimizzare le prestazioni sia individuali sia aziendali, riducendo al contempo gli sforzi operativi attraverso il raggiungimento di obiettivi concreti e misurabili».

In Confindustria

E come detto la sua storia personale si intreccia direttamente con quella dell’organizzazione datoriale. Tra i vari incarichi ha ricoperto quelli di presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, di vicepresidente con delega allo Sviluppo d'impresa, Innovazione ed Economia e, sotto il mandato appena concluso di Franco Gussalli Beretta, di vicepresidente con con delega a Credito, Finanza e Fisco. È stato anche membro del Consiglio generale di Confindustria nazionale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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