Estate 2025, per chi ha figli carrello più caro e stangata ferie

Se, stando ai dati diffusi dall’Istat sull’andamento dei prezzi a giugno, l’inflazione parrebbe al momento restare sotto controllo, i nuovi rincari peseranno però sul portafogli delle famiglie, visto che riguarderanno in particolare carrello della spesa e vacanza.

Inflazione

A fronte di un indice generale dei prezzi al consumo che fa registrare un aumento dell’1,7% su base annua, l’inflazione sale però al +2,8% quando si parla di generi alimentari e beni per la cura della casa e della persona. Una vera e propria botta per le famiglie, come confermano i calcoli dell’Unione nazionale consumatori, che per una coppia con due figli stima rincari fino a 630 euro all’anno, di cui ben 337 dovuti proprio agli aumenti dei beni di uso quotidiano.

Nella sola categoria alimentare, l’incremento dei prezzi è stimato in 320 euro l’anno, dovuto in particolare ai prezzi della frutta fresca o refrigerata (+7,2%) e delle carni (+4,4%). «Si tratta di aumenti che, mese dopo mese, possono sembrare modesti», rimarca l’associazione, «ma che sommati rappresentano una stangata per le famiglie, soprattutto quelle meno abbienti, perché colpiscono beni essenziali e non rinviabili».

Stangata estiva

Un piccolo sollievo arriva dai prezzi energetici, in calo del 2,1% su base annua, ma il risparmio in bolletta non basterà a compensare l’aumento dei costi per il cibo e – ahinoi – per le vacanze. È questo un altro tasto dolente per le famiglie, soprattutto in questo periodo estivo. Il Codacons ha parlato di una vera e propria stangata per questa stagione, confermata dai numeri.

A giugno i voli nazionali sono aumentati del 38,7% rispetto allo stesso mese del 2024, i traghetti del 19,6%, i pacchetti vacanza dell’8,7%. Rincari anche per hotel (+2,9%), villaggi turistici (+3,6%) e strutture alternative come case vacanza e bed & breakfast (+5,9%).

Anche programmare una gita fuori porta è un salasso, visto che dagli aumenti non si salvano nemmeno le attività culturali o ricreative: i prezzi dei servizi ricreativi e sportivi (dalle palestre ai parchi divertimento) salgono del 7,7%, i musei e i monumenti storici del 4%. Anche un gelato o un caffè al bar costano di più: +3,8% per le gelaterie, +3,8% per i bar.