Cronaca

Un miliardo per gli ospedali bresciani: confermati i fondi per il Civile

Sono 570 milioni e coprono anche la seconda tranche d’intervento. Figurano nel piano regionale 2025-2031
Per l'ospedale Civile di Brescia sono stati stanziati quasi 600 milioni © www.giornaledibrescia.it
Per l'ospedale Civile di Brescia sono stati stanziati quasi 600 milioni © www.giornaledibrescia.it
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Oltre 570 milioni per la maxi ristrutturazione degli Spedali Civili, 160 milioni per il «nuovo» ospedale della Franciacorta e ulteriori 255 milioni destinati a quello di Desenzano per un totale – insieme ad altri interventi sparsi qua e là nella provincia – di un miliardo e 79 milioni di euro.

È quanto la Regione promette di investire nella sanità bresciana in operazioni che interesseranno sia le strutture sia le tecnologie. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, che contiene un programma di investimenti pluriennale 2025-2031 da complessivi 7 miliardi e 995 milioni di euro. «Questa Regione – sostiene Bertolaso – ha una visione chiara: potenziare la sanità pubblica, valorizzare le nostre strutture e garantire ai cittadini lombardi cure sempre più vicine, tempestive e tecnologicamente avanzate».

Maxi riqualificazione

Una panoramica dell'ospedale Civile di Brescia © www.giornaledibrescia.it
Una panoramica dell'ospedale Civile di Brescia © www.giornaledibrescia.it

Entrando nel dettaglio dei fondi messi nero su bianco per la nostra provincia spicca la copertura economica di quella che il direttore generale Luigi Cajazzo mesi fa ha definito «la più grande opera di ammodernamento strutturale e organizzativo che sia mai stata eseguita agli Spedali Civili». Nella ripartizione diffusa ieri figurano oltre 260 milioni per la prima tranche dell’operazione, 223 milioni per la seconda, 90 milioni per interventi complementari e altri 11 per l’automatizzazione della farmacia funzionale a quello che nell’aprile 2021 l’allora assessora regionale al Welfare Letizia Moratti battezzò come «l’ospedale del futuro».

L’iter, come si può immaginare, è ancora lungo: in primavera è stata avviata la ricerca su scala europea di realtà interessate a stilare il progetto di fattibilità tecnico-economica da porre a base di gara per la maxi riqualificazione; i vincitori verranno individuati nel gennaio 2026; seguiranno la definizione del progetto esecutivo e la gara per assegnare i lavori. Si stima che il cantiere possa iniziare nei primi mesi del 2028.

Riguarderà la fase «1» dell’operazione, quella che interessa l’area più a Nord del comparto ospedaliero e prevede l’abbattimento del Satellite e della palazzina degli Infettivi (per un totale di 85mila metri quadrati di superficie lorda di pavimento) e la costruzione del nuovo Main Hospital, del Children Hospital e del nuovo dipartimento Emergenza-urgenza. Seguiranno, nella fase «2», interventi di riqualificazione e ammodernamento degli spazi esistenti. In generale, grazie a questa maxi riqualificazione, il presidio verrà riorganizzato per intensità di cura seguendo la direttrice Nord-Sud e superando così il modello tradizionale basato sulle specialità.

Altre opere

L'ospedale di Chiari - © www.giornaledibrescia.it
L'ospedale di Chiari - © www.giornaledibrescia.it

Oltre ai fondi per gli Spedali Civili, nel programma di investimenti pluriennale 2025-2031 ci sono anche risorse per le Asst Franciacorta e Garda.

Nel caso di Chiari la delibera parla di una «dotazione massima programmata» di 160 milioni di euro. In questa fase – ricordiamo – è in corso la stesura dello studio di fattibilità che la direzione strategica sta realizzando insieme al Politecnico di Milano con l’intento di far emergere i pro e i contro delle alternative che sono sul piatto: ristrutturare il presidio storico del centro o, come richiesto dai 44 sindaci del territorio che a gennaio hanno scritto all’assessore Bertolaso, creare una nuova struttura in un’area donata anni fa alla Asst come lascito testamentario dal magistrato Italo Barcella e situata a due passi dall’autostrada Brebemi.

Per la Asst Garda spiccano i 255 milioni di euro destinati a Desenzano, ma anche in questo caso non è ancora stato deciso se verrà riqualificato il presidio esistente o se verrà realizzato un nuovo ospedale. Altri 14 milioni arriveranno, invece, a Manerbio: serviranno per la ristrutturazione e l’ampliamento del presidio.

Infine nel lungo elenco di interventi lombardi uno spazio viene riservato all’ospedale di Esine che fa capo alla Asst Valcamonia. Nello specifico si torna a parlare della nuova piastra Emergenza-urgenza e del blocco operatorio (per un investimento massimo di 24 milioni), ma anche di una ristrutturazione da altri 20 milioni e mezzo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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