CronacaBassa

L’oasi «bee friendly» di Montichiari: 2 milioni di api per educare

La «riserva», piantumata con più di 300 piante, è stata inaugurata ieri nel terreno del Centro fiera. L’obiettivo è tutelare la biodiversità e accogliere le attività didattiche
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Le api dei Vikinghi
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La grande «riserva» dedicata alle api e piantumata con più di 300 piante bee friendly è stata inaugurata: accoglie 40 alveari, ossia circa due milioni di api, e, oltre a contribuire alla tutela della biodiversità, intende sensibilizzare tutti sull’importanza di azioni amiche degli impollinatori.

Il taglio del nastro si è svolto ieri, nel terreno del Centro fiera dove ha trovato casa il progetto pensato e concretizzato dall’impresa agricola «Le api dei Vikinghi», grazie alla sinergia con il Centro fiera stesso, Coldiretti, il Comune e la collaborazione dell’Istituto Don Milani.

Il momento del taglio del nastro - © www.giornaledibrescia.it
Il momento del taglio del nastro - © www.giornaledibrescia.it

Tre anni di lavoro

Le radici del progetto risalgono a circa tre anni fa, quando era stata avviata la preparazione dell’appezzamento e poi la piantumazione da parte di «Le api dei Vikinghi», gli apicoltori Pietro Angelo Giacomelli e la moglie Carla Penotti, che ieri hanno ripercorso quanto fatto: «Il nostro intento è sensibilizzare tutti a creare condizioni e aree amiche delle api e a divulgare la conoscenza degli alberi utili – ha detto Giacomelli –. Le api sono considerate patrimonio dell’umanità e l’impollinazione è alla base della biodiversità, del funzionamento degli ecosistemi e della produzione di beni essenziali per l’uomo, ad esempio gli alimenti stessi».

In linea con l’intento, all’ingresso dell’apiario «May the bee be with you – Che le api siano sempre con te» è presente una mappa con i nomi di tutti gli alberi piantati e la cerimonia inaugurale è stata anticipata da un convegno informativo tenuto dal dottor Claudio Porrini dell’Università di Bologna, che ha affrontato il tema «Apicoltura, agricoltura, ambiente: uomini e api alla ricerca della sublime armonia»; un’occasione per conoscere meglio il mondo degli impollinatori. Al termine, si è passati al taglio del nastro per poi passeggiare nel parco, da cui è già stato ricavato miele, e che potrà accogliere i giovani delle scuole, integrando le attività didattiche esistenti di «Le api dei Vikinghi».

Sinergia

Sono intervenuti anche i rappresentanti delle istituzioni, tra i quali il sindaco Marco Togni: «È il frutto della sinergia tra più enti e, in particolare, dell’interessamento e passione di Pietro Angelo e Carla – ha commentato –. Una realtà che ha consentito anche di valorizzare un campo del Centro fiera di fatto incolto». Temi, quello della sinergia e della valorizzazione della terra, affrontati anche dai rappresentanti monteclarensi di Coldiretti, che ha contribuito fornendo ai «vikinghi» una parte delle piante.

L'oasi «bee Freendly» - © www.giornaledibrescia.it
L'oasi «bee Freendly» - © www.giornaledibrescia.it

«È un progetto che affronta il tema della tutela dell’ecosistema, importante ovunque, in particolare a Montichiari» ha detto la consigliera regionale Claudia Carzeri. Il Gruppo archeologico monteclarense ha segnalato la presenza nel sottosuolo dei resti di una villa romana e in una zona limitrofa di un pozzo portato alla luce e avanza agli enti l’idea di una valorizzazione che, ad esempio in occasione di attività didattiche, potrebbe comprendere anche la storia del territorio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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