Brescia, cavalcavia e ponti sotto ispezione: cambiano sosta e limiti

In alcuni casi bisognerà rallentare, in altri capiterà che si debba parcheggiare qualche metro più in là. La ragione: fare largo agli ispettori. Da domani e per i dieci giorni successivi, infatti, cavalcavia e ponti cittadini saranno «sotto osservazione» per procedere con il programma di verifiche e test strutturali.
Un’operazione a tappeto che toccherà, in questa fase, sei snodi, fra centro urbano e tangenziale ovest, con inevitabili ripercussioni sulla viabilità: divieti di sosta, sensi unici alternati, corsie ridotte e limiti di velocità abbassati fino a 30 all’ora. Una manovra preventiva, non un’emergenza, finalizzata in sostanza al monitoraggio dello stato di salute delle infrastrutture.
Dove si interviene e perché
Il piano rientra in un percorso avviato dal Comune due anni fa, in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia. «Abbiamo iniziato a lavorare da tempo con questo metodo» spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Valter Muchetti, che ricorda come i primi test siano serviti per rimettere a nuovo le infrastrutture di via Ghislandi, via Tartaglia e via Serenissima. «Lo scopo di queste ispezioni - aggiunge - è un monitoraggio aggiornato, così da avere sotto controllo in tempo reale le strutture, stabilire un ordine di priorità e pianificare gli interventi appostando le risorse necessarie a bilancio».
Le ispezioni, affidate all’impresa Nova Strade, coinvolgeranno sia la viabilità urbana sia la tangenziale. In particolare, i tecnici poseranno la lente sui tratti di via Mantova e via Ferri, all’altezza del cavalcavia Kolbe, e due punti lungo la linea ferroviaria Brescia-Edolo, su via Re Rotari e via Rose.

Lungo la tangenziale ovest, invece, i cantieri riguarderanno i ponti ferroviari in corrispondenza dello scalo merci, della linea Milano-Venezia e della Brescia-Edolo. Qui, oltre al restringimento delle carreggiate da due a una corsia, è previsto un rallentamento graduale del traffico: dagli 80 chilometri orari consentiti normalmente, si scenderà progressivamente fino a 30. Saranno chiusi anche alcuni tratti di pista ciclabile, dove presenti.
Nuove tecnologie in campo
Questi giorni di rallentamenti e divieti di sosta a ridosso degli svincoli, insomma, rappresentano un passaggio chiave in un processo più ampio che punta a tenere sotto controllo ponti e cavalcavia senza attendere le criticità. E la tecnologia, in questo, fa la differenza.
«La cooperazione con l’Università - prosegue l’assessore - ci consente di avere anche un approccio tecnico-scientifico che prevede l’uso di nuove tecnologie. Mettendo in cantiere tecniche innovative e sostenibili, in molti casi, riusciamo a rinforzare la struttura evitando di ricorrere alla demolizione, così da non chiudere del tutto strade e svincoli al traffico o facendolo per il minor tempo possibile».
L’ordinanza impone che i segnali di divieto vengano posizionati almeno 48 ore prima dell’inizio dei lavori.
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