C’è anche UniBs nel Progetto Renalps per un mondo più sostenibile

Il progetto si chiama «Renalps», che sta per «Renewable energies in the Alps» (energie rinnovabili nelle Alpi) e punta a dimostrare – con alcuni esempi concreti – come nelle aree montane ci siano delle grandi potenzialità per essere non solo autonomi dal punto di vista energetico, ma anche per poter esportare energia.
L’obiettivo, così come recita il sottotitolo del progetto, è individuare il giusto mix di energia rinnovabile e di materiali per un mondo più sostenibile. È un progetto di ricerca internazionale sviluppato nell’ambito delle attività previste da «Unita», un’alleanza composta da dodici Università e una legal entity (Unita Geie) provenienti da sette paesi (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Romania, Svizzera e Ucraina) che uniscono complessivamente 250.000 studenti, uno staff di 22.000 persone e più di 50 partner.
Orgoglio
«Un progetto del quale siamo particolarmente orgogliosi», afferma Roberto Ranzi, ordinario di Costruzioni idrauliche e idrologia all’Università di Brescia, coordinatore del progetto insieme al professor Ivan Ferretti del Dicatam, il Dipartimento di Ingegneria Civile Ambiente Territorio Architettura e Matematica dell’Università degli Studi di Brescia, al professor Sergio Vinciguerra dell’Università di Torino, Christophe Menezo dell’università Savoie Mont Blanc e all’Università Macedone Moldava Transilvania di Brasov.

«Per dimostrare le potenzialità delle aree montane – spiega Ranzi – portiamo anche due esempi bresciani: l’impianto di San Fiorano e il rifugio Gnutti». Quello di generazione e pompaggio di San Fiorano – che è gestito da Enel Green power –, è l’impianto idroelettrico italiano con il maggior salto tra il livello del lago d’Arno e le turbine, in media 1403 metri, e produce annualmente 452 gWh di energia, grazie ai 560 mW di potenza delle turbine e ai 210 delle pompe.
Infine c’è il rifugio Gnutti, situato a 2100 metri di quota nella Val Miller: la struttura da un anno è del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico grazie all’istallazione di due batterie d’accumulo da 10 kWh ciascuna e un impianto fotovoltaico da 12 kW. Inaugurato un anno fa, l’impianto solare ha prodotto 7.7 mWh di energia elettrica.
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