Loggia 2023, prende quota il ticket Castelletti e Manzoni

Quella del Pd sembra sempre più una corsa a ostacoli. Per la scelta del candidato sindaco alle elezioni in Loggia del 2023 il Partito democratico era faticosamente arrivano ad una «rosa» di due nomi, gli assessori Federico Manzoni e Valter Muchetti. Le riunioni della coalizione hanno portato il centrosinistra verso Laura Castelletti, la vice di Emilio Del Bono, il nome su cui in fondo punta anche il sindaco. Castelletti garantirebbe la «continuità» dell’azione amministrativa e potrebbe beneficiare della visibilità dell’anno della cultura. Il Pd si trova però di fronte a un’impasse. Di fatto dovrebbe rinunciare ad un proprio candidato e sostenere una figura terza «per il bene della coalizione». E lo scontro interno si riproporrebbe comunque per la figura del futuro vicesindaco: Muchetti o Manzoni?
L'ipotesi
La palla è in mano alla delegazione dem: Gaglia, Zanardi, Caldana, Omodei, Parenza. In questi giorni si susseguono i contatti e gli incontri bilaterali. Ma di passi avanti ne sono stati fatti davvero pochi. Lo stallo prosegue anche se nelle ultime ore pare prendere quota l’ipotesi di un ticket Castelletti-Manzoni. L’attuale assessore alla mobilità potrebbe essere figura «complementare» a Castelletti: preparatissimo, garantirebbe un peso specifico e una qualità tecnica all’azione amministrativa; e «coprirebbe» gli ambienti cattolici. In più c’è l’aspetto anagrafico: Manzoni ha appena compiuto 40 anni e tra un lustro potrebbe ipotizzare una staffetta con Castelletti e nel frattempo continuare a gestire la partita mobilità, in particolare la realizzazione del nuovo tram.
Manzoni è poi il nome Pd che crea meno resistenze tra gli alleati. E potrebbe anche aiutare a tenere unito il Terzo polo: se Azione ritiene che solo Castelletti può giustificare l’adesione alla coalizione, Italia Viva ha espresso la preferenza per Manzoni, anche se, va detto, il partito di Renzi ha legato la propria adesione al fatto che il candidato sindaco sia del Pd (e avrebbe per altro già pronta un’opzione civica autonoma). Insomma, l’ipotesi del ticket Castelletti-Manzoni è tutta da costruire. Anche perché l’assessore alla mobilità non vuole (ancora) sentir parlare di un suo passo indietro. Chi gli è vicino spiega che il Pd dovrebbe «tenere la barra dritta» e rivendicare il candidato sindaco. Anche perché, in fondo, Castelletti non si è mai candidata e non si è nemmeno mai detta disponibile. La sua è quindi «una candidatura fantasma».Settimana decisiva
Ma anche l’altro candidato dem Valter Muchetti non ha intenzione di fare passi indietro. Sul punto avrebbe anche avuto uno scontro con Del Bono. Muchetti si fa forte del consenso interno al partito, oltre che di un appeal «popolare». Vedere sfumare sia la candidatura a sindaco che quella a vice non è dunque un’opzione accettabile. Anzi, c’è chi scommette che alla fine il vice sarà lui. Quindi? Quindi la prossima settimana sarà «decisiva» spiegano ambienti dem. Si parla di un ritorno in assemblea cittadina. Sia per cambiare la scelta presa il 9 novembre e virare su Castelletti («un sacrificio necessario») sia per scegliere il vice (ma in questo caso Muchetti sarebbe in vantaggio). C’è anche chi riesuma le primarie: ma se fossero di coalizione Castelletti non ci starebbe e solo interne al Pd non paiono possibili a rigor di statuto. Ecco perché c’è chi punta sulla moral suasion per convincere i candidati dem ad un passo indietro. Che in un caso dovrà essere doppio. Possibile?
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