Green pass day: come è andata nel Bresciano

Trasporto pubblico, aziende, farmacie sono stati monitorati per l'entrata in vigore dell'obbligo del certificato per i lavoratori
La verifica del Green Pass Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La verifica del Green Pass Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Alla vigilia dell'entrata in vigore dell'obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro - pubblico e privato - è stato difficile poter fare previsioni circa le conseguenze che avrebbe potuto avere la linea sposata dal premier Mario Draghi.

Oggi, alla fine della prima giornata, è meno complicato tracciare un primo quadro delle ripercussioni dell'obbligatorietà della certificazione verde nel Bresciano che pare non aver creato particolari disagi

 

Farmacie

Fin dalla mattina sono stati tenuti monitorati i luoghi considerati «caldi». È il caso delle farmacie. Preparate da giorni a reggere la pressione delle richieste di tamponi - questa la via per ottenere il Green Pass per chi non è vaccinato - i farmacisti bresciani hanno investito in personale e organizzazione interna. Questa mattina la situazione è apparsa sottocontrollo nonostante il moltiplicarsi delle prenotazioni. 

Coda alla farmacia di Corso Palestro a Brescia Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Coda alla farmacia di Corso Palestro a Brescia Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La situazione che oggi ha dato più nell’occhio è quella della farmacia Palestro, fuori dalla quale in mattinata c’era costantemente una decina di persone in coda in attesa del loro turno per il test. Dalla provincia, infine, non sono arrivate senalazioni di particolari criticità.

Trasporto

L'altro fronte che si temeva potesse creare rallentamenti è quello del trasporto pubblico. Il primo bilancio - secondo Brescia Trasporti per il trasporto urbano e Arriva per quello extra urbano - sono in tutto una sessantina gli autisti che sono risultati assenti non giustificati. All'interno del comune cittadino si parla di 20-22 autobus fermi che equivalgono all'8-10% del totale. Sul sito di Brescia Arriva è possibile consultare il quadro delle corse e i possibili disguidi e corse soppresse che possono verificarsi domani, sabato 16 ottobre. 

Aziende

Primo giorno, niente intoppi. Potremmo sintetizzare così l’esordio del Green pass obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro.

 All'Iveco di via Volturno a Brescia non si sono registrate code, né assembramenti all'ingresso e anche i controlli, eseguiti a campione ai tornelli, sono stati eseguiti in contemporanea con la misurazione della temperatura. Confindustria Brescia, nel corso del pomeriggio, ha diramato una indagine interna che ha preso come campione 300 aziende per circa 25mila dipendenti. Nel 93% dei casi non si sono verificati problemi. 

In regione

Alcuni piccoli presidi sparsi per la città che sono diventati un corteo per le vie del centro e una manifestazione con circa 500 persone all'Arco della Pace di Milano per dire no al certificato verde, il tutto senza tensioni. E poi dopo le 18 un altro corteo, nato da un presidio in piazza Fontana, in direzione di piazza Duomo dove si sono radunate centinaia di persone. La protesta dei «no Green pass» non ha creato grandi disagi salvo al traffico, per ora, a Milano e in Lombardia nel primo giorno in cui è scattato l'obbligo di esibire il certificato dell'avvenuta vaccinazione. A Milano i servizi sono proseguiti con regolarità fin dal mattino: dal trasporto pubblico cittadino, ai treni regionali fino agli uffici comunali non si sono registrati disagi o rallentamenti.

Cortei anti Green Pass a Milano © www.giornaledibrescia.it
Cortei anti Green Pass a Milano © www.giornaledibrescia.it
L'Atm, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico in città, ha garantito il servizio al 100% grazie alla riorganizzazione dei turni in tempo reale che ha permesso di sostituire i lavoratori che non hanno il Green pass. Al momento sono 272 un numero che l'azienda pensa rimarrà più o meno fisso anche nei prossimi giorni, mentre c'è stato un incremento della malattia del 15-20%. Regolari anche i treni regionali di Trenord dove non c'è stato nessun problema sulla circolazione dei treni. Qui sono 55 i lavoratori, di cui 37 tra macchinisti e capitreno, che ieri hanno comunicato di non possedere il Green pass.

Altri presidi di lavoratori del settore della logistica si sono tenuti nel Lodigiano, mentre a Liscate, in provincia di Milano, i lavoratori della Dhl, circa una cinquantina, hanno protestato e tra loro c'erano non vaccinati e vaccinati in loro solidarietà. I presidi non hanno comunque fermato in Lombardia le aziende in provincia di Bergamo e di Brescia dove non si sono registrati stop o disagi nell'attività lavorativa.

 

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