Centrale unica e nuovi orari: la rivoluzione per le guardie mediche

La centrale unica è già attiva in Valcamonica, e prevede di potenziare la telemedicina e le visite nelle Case di Comunità
CAMBIANO LE GUARDIE MEDICHE
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Guardia medica, si cambia. La «rivoluzione» con una sperimentazione nell’Ats della Montagna, che per noi bresciani significa Asst della Valcamonica. Prosegue ora all’Ats di Milano e, a macchia d’olio, verrà estesa a tutta la Lombardia. La riorganizzazione dell’assistenza primaria ad attività oraria, già guardia medica, già continuità assistenziale, è strettamente collegata alle Case di Comunità perché in esse i cittadini potranno rivolgersi per chiedere visite, prescrizione e certificati. Da un’analisi dei dati emerge che «oggi viene mediamente effettuata una visita domiciliare per turno per turno ogni tre operatori». 

Riorganizzazione

La nuova organizzazione prevede l’istituzione di una centrale unica alla quale arriveranno tutte le chiamate fatte al 116117 di Areu (l’Agenzia regionale emergenza e urgenza), il numero della «guardia medica» con un servizio di «call center» attivo 24 ore su 24 nei festivi e prefestivi e dalle 19,30 alle 8 nei ferali. «Un servizio che sarà potenziato nelle fasce orarie di maggiore intensità di chiamate, ovvero dalle 19,30 all’1,30, e depotenziato in quelle in cui le richieste sono minori, ovvero dall’1,30 alle otto del mattino» ha spiegato Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia. 

Tutte le chiamate fatte al 116117 di Areu (l’Agenzia regionale emergenza e urgenza) convergeranno in una centrale unica - © www.giornaledibrescia.it
Tutte le chiamate fatte al 116117 di Areu (l’Agenzia regionale emergenza e urgenza) convergeranno in una centrale unica - © www.giornaledibrescia.it

La riorganizzazione è partita lo scorso maggio con il progetto sperimentale di continuità assistenziale e telemedicina in Ats Milano e della Montagna. Le chiamate ricevute dal numero unico 116117 nella zona della Valcamonica sono state trasferite, per i bisogni sanitari, alla Centrale unica nella quale operano medici che si avvalgono della piattaforma di telemedicina.

Per il cittadino la risposta è il teleconsulto con uno specialista o con un medico di medicina, con la garanzia del telemonitoraggio delle condizioni di salute. Le nuove modalità indicate da Bertolaso si basano sui risultati della sperimentazione: sul totale della chiamate ricevute, nel 70% dei casi è stata garantita una televisita, con relativa trasmissione del referto e della prescrizione. Solo il 20% delle richieste di intervento è stato trasferito alle postazioni ambulatoriali. 

I tempi

Il progetto di riorganizzazione, presentato ieri da Bertolaso ed ora applicato a Milano e all’Ats della Montagna, si estenderà a breve anche all’Ats Brescia. Che, per ora, sta andando alla vecchia, con le sue 29 postazioni di guardia medica, a volte non tutte contemporaneamente attive e con la necessità, che si presenta spesso, per una postazione di vicariare quella più vicina territorialmente rimasta scoperta. Le sedi sono già passate in gestione alle Asst (azienda sociosanitarie territoriali), mentre i turni dei medici sono in capo all’Ats, l’Agenzia di tutela della Salute

Per ora nel Bresciano le 29 postazioni di guardia medica restano attive - © www.giornaledibrescia.it
Per ora nel Bresciano le 29 postazioni di guardia medica restano attive - © www.giornaledibrescia.it

La ricerca

A questo proposito, sul sito internet Ats Brescia ha pubblicato un avviso per il reclutamento di medici che diano la disponibilità a prestare servizio nelle sedi di continuità assistenziale dei laghi di Garda, Iseo e Idro, luoghi in cui ci sono significativi afflussi turistici. Non solo. Sul bollettino ufficiale di Regione Lombardia sono appena stati pubblicati gli «ambiti carenti», ovvero le zone in cui non è presente un medico titolare di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico di continuità assistenziale, alias assistenza primaria ad attività oraria. Per aderire al bando, l’ennesimo, di reclutamento di medici (si tenga conto che mediamente ogni tre medici di famiglia pensionati ne viene integrato uno) si deve presentare la domanda sulla piattaforma online entro il prossimo 18 giugno. Dal tabellone il quadro non è di molto mutato rispetto a quello dello scorso marzo: sono carenti 139 ambiti di medicina generale e le ore vacanti da coprire per le «guardie mediche» sono 4.992 per il territorio di Ats Brescia e 456 per l’Asst Valcamonica.  

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