Caffaro, accordo da 3 milioni per potenziare barriera idraulica

Accordo raggiunto anche ufficialmente con firma tra le parti. Commissario Nava al lavoro per il bando entro novembre
TRE MILIONI DALLA CAFFARO
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Accordo raggiunto anche ufficialmente, con tanto di firma tra le parti. E ora l’iter che porterà alla bonifica dell’epicentro del Sito di interesse nazionale può proseguire. Domani mattina Caffaro Brescia depositerà su un conto corrente bancario tre milioni di euro per realizzare la barriera idraulica che eviterà all’inquinamento di salire in superficie. L’azienda sarebbe pronta a versare un ulteriore milione di euro.

«L’accordo raggiunto dimostra la disponibilità e l’attenzione riservata al sito produttivo e al territorio bresciano da Caffaro Brescia ed è frutto di un positivo clima di collaborazione tra Procura della Repubblica, Ministero, Arpa e la nostra società» fa sapere l’azienda. I vertici nei mesi scorsi erano finiti sotto indagine per l'inquinamento ambientale che si trascina da tempo. «Chi inquina paga. Questo è il concetto che per la prima volta in Italia diventa concreto» commentano fonti della Procura di Brescia.

Nei giorni scorsi, Caffaro Brescia ha consegnato infatti a tutti gli enti preposti il progetto che contiene le opere di cui si è resa disponibile a farsi carico, dopo l’intesa raggiunta con Procura e Ministero della transizione ecologica e con il parere favorevole dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, diretta da Fabio Cambielli.  Si tratta in primis della barriera idraulica, il sistema di pozzi che, emungendo l’acqua, crea una sorta di «diga anti-veleni» con l’obiettivo di bloccare il continuo sversamento degli inquinanti. E, poi, di parte delle operazioni di decommissioning: la società si occuperà cioè di smantellare la parte del sito occupata negli ultimi anni di produzione.

In questi giorni il commissario straordinario per il Sin, Mario Nova, sta analizzando il documento per poi procedere a stilare le eventuali osservazioni, poi dovrà affrontare il lavoro più intricato: rendere la maxi gara d’appalto coerente con le novità di queste settimane - come prescritto dalla stessa Arpa -, stralciando dal progetto operativo di bonifica firmato da Aecom (la multinazionale che si è aggiudicata il bando europeo) tutte le opere ora in capo all’azienda. Un lavoro che Nova dovrebbe ultimare nelle prossime settimane, per poi procedere con la gara entro novembre.

I dettagli saranno illustrati durante l’Osservatorio Caffaro convocato per giovedì 21 ottobre.

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