Al Civile il terzo flash mob di medici, infermieri e tecnici

Circa 150 i partecipanti all'iniziativa che si è svolta come già nei passati venerdì sulla scalinata principale. Con un segnale di apertura
Il flashmob al Civile
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Un nuovo flash mob. Il terzo al quale medici, infermieri e tecnici del Civile danno vita in altrettanti venerdì consecutivi, per manifestare la loro contrarietà alla modalità con cui la riorganizzazione dei reparti del maggiore ospedale cittadino alle prese con il Covid-19 è stata definita, senza condivisione - a detta di coloro che hanno scelto di aderire all'iniziativa - con il personale che vi opera.

Neppure la pioggia ha fermato alle 13 di oggi oltre un centinaio i manifestanti che come già nelle precedenti occasioni si sono disposti - con camici bianchi, mascherine e distanziamento rigorosamente rispettato - sulla scalinata dell'ingresso principale dell'ospedale. Hanno impiegato così la loro pausa dall'attività quotidiana per rappresentare il proprio dissenso e la propria preoccupazione. 

Non senza quello che hanno voluto espressamente come un gesto di apertura verso la direzione dell'Asst cittadina: diversamente dagli altri flashmob, infatti, quello odierno si è aperto con i manifestanti rivolti verso la palazzina dell'amministrazione del Civile. Poi il ritorno alla posizione ormai consueta, spalle ai cancelli e volto rivolto all'imponente facciata del Civile. In attesa che anche dall'amministrazione giungano segnali di apertura verso le sollecitazioni portate da questo movimento che nasce dal basso tra le fila di quelli che sono stati e restano gli «eroi» della pandemia.

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