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Colbrelli chiude la stagione d'oro, Ganna riparte da Roubaix

Proprio mentre Super Sonny annuncia la conclusione dell'anno per dedicarsi alla famiglia, «Topganna» è pronto ai Mondiali su pista
Sonny Colbrelli, trionfatore a Roubaix - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Sonny Colbrelli, trionfatore a Roubaix - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Roubaix, come le due facce di una medaglia. Su una sta incisa l'immagine indelebile della vittoria strappalacrime di Sonny Colbrelli, re delle strade infernali che da Parigi conducono al confine belga. Sull'altra c'è il volto concentrato e teso di Filippo Ganna, che i Mondiali deve ancora giocarseli. Con tutte le carte in regola per fare bene. A modo suo.

Nel luogo dei destini incrociati - e nelle speranze dei tifosi del ciclismo azzurro anche dei successi moltiplicati - si separano le prospettive a corto raggio di due campionissimi del pedale.

Per Sonny Colbrelli, eroe di Casto, è giunta l'ora di concludere la stagione d'oro. Quella che gli ha regalato emozioni a non finire e successi destinati a restare negli annali del ciclismo mondiale. Campionati italiani, Europei e Parigi-Roubaix per citare i tre successi maiuscoli, ma si potrebbero annoverare anche il Giro del Benelux, le emozioni regalate al Tour de France, il decimo posto ai Mondiali e il successo al Memorial Pantani. Il saluto all'anno da favola era ormai nelle cose, ma è stato sancito dal più classico di post sui social dal corridore valsabbino, che ha annunciato con esso a tutti i suoi fan che ora è tempo di dedicarsi alla sua famiglia e staccare la spina per qualche settimana.

Il tempo delle vacanze (già meritatissime, ci mancherebbe) è invece rinviato per una delle colonne portanti della corsa a due ruote con trazione umana in salsa tricolore: parliamo ovviamente di Filippo Ganna, che reduce dai fasti di Tokyo - con l'oro olimpico del quartetto azzurro - riparte proprio da quel velodromo di Roubaix che ha fatto da quinta alla vittoria e all'esplosione di gioia di Colbrelli. L'occasione arriva dai Mondiali su pista, in programma proprio nella località francese. Saranno in palio, nelle cinque giornate di gare, ben 26 titoli iridati: le medaglie verranno distribuite nelle sessioni serali, dalle 18,30 (sabato 23 dalle 17,30, domenica 24 dalle 13,48). Nella prima parte della giornata andranno in scena, invece, le eliminatorie.

Gli occhi però saranno puntati anzitutto su Filippo Ganna, campione del mondo su strada a cronometro, ma soprattutto grande pistard, sulla quale ha conquistato lo storico oro olimpico nella specialità del quartetto (assieme a Lamon, Milan e Consonni) che all'Italia mancava da 61 anni, con il contorno del record del mondo in 3'42«032. Ma non solo: nelle ultime cinque rassegne iridate della pista, fra il 2016 e il 2020, nell'inseguimento individuale, Ganna ha vinto quattro ori e ottenuto un argento; adesso dovrà fare i conti con il baffuto statunitense Ashton Lambie, che gli ha strappato il record del mondo, ma in altura. Nel quartetto bisogna fare attenzione alla Danimarca, ma anche a Francia e Canada. Saranno assenti, invece, australiani e Neozelandesi.

Al via della rassegna ci sarà anche il veronese Elia Viviani che si prese la prima medaglia 10 anni fa - argento nello scratch ad Apeldoorn 2011 - mentre nel 2015 sono arrivati
l'argento nell'Americana e il bronzo nell'Omnium. Al portabandiera azzurro a Tokyo manca l'oro mondiale dopo avere conquistato quello olimpico a Rio de Janeiro 2016. Vincere a
Roubaix, nel nuovo velodromo che sorge accanto a quello glorioso, sarebbe un buon viatico per celebrare il nuovo ingaggio nel team della Ineos.

Per Roubaix 2021, il ct Marco Villa impiegherà i seguenti uomini. Inseguimento a squadre: Ganna, Milan, Lamon, Consonni; Inseguimento individuale: Ganna, Milan, Moro; Omnium: Viviani; Madison: Viviani e Consonni; Scratch: Scartezzini; Corsa a punti: Bertazzo; Eliminazione: Viviani; Chilometro: Boscaro. 

Il ct della Nazionale, Edoardo Salvoldi, invece, si affiderà alla campionessa del mondo su strada, Elisa Balsamo; a Letizia Paternoster, Miriam Vece, Silvia Zanardi, Rachele Barbieri, Chiara Consonni e Martina Alzini.

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