Calcio

Chi sono i giocatori dell’Union Brescia: la nuova rosa ai raggi X

Tra volti nuovi, la vecchia guardia della FeralpiSalò e gli esuberi con la valigia in mano, una guida rapida per conoscere meglio i protagonisti della prossima stagione
Pasini e Cisco in allenamento - Media House Union Brescia © www.giornaledibrescia.it
Pasini e Cisco in allenamento - Media House Union Brescia © www.giornaledibrescia.it
AA

Nuova denominazione, nuova categoria, nuove maglie e nuovo logo. Soprattutto nuovi volti, in buona parte ereditati dalla vecchia FeralpiSalò, altri frutto del lavoro di queste settimane sul mercato del direttore sportivo Andrea Ferretti. C’è un Brescia che sta lentamente prendendo forma sotto la guida di Aimo Diana. Per qualche tifoso orientarsi tra i nomi che compongono la rosa può rivelarsi complesso: della squadra che nello scorso campionato aveva centrato (sul campo) la salvezza in serie B resta soltanto Riccardo Fogliata, tesserato ieri dall’Union. Conosciamo insieme gli altri protagonisti.

I portieri

Luca Liverani con il pallone tra le mani - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Luca Liverani con il pallone tra le mani - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

In ordine di anzianità: il più esperto è Luca Liverani, trentaseienne veterano della serie C. In questa categoria ha all’attivo più di duecento presenze. Lo scorso anno partiva alle spalle di Rinaldi, il portiere titolare rientrato al Parma dopo il prestito. Nella Feralpi di Diana ha giocato otto partite: sette per l’infortunio del primo in grado, una nell’ultimo turno di stagione regolare, ininfluente per la classifica. Elemento di esperienza, secondo era e secondo rimarrà: tra le caselle mancanti c’è quella di un numero uno titolare, Ferretti è al lavoro e il preferito è Gori. Lui però, intanto, la maglia numero uno se l’è presa materialmente: sarà lui a indossarla. Alle sue spalle c’è Enrico Lovato, giovanissimo (è del 2006) e promettente. Ha iniziato nelle giovanili del Verona prima che il club di Pasini lo prelevasse. Struttura fisica importante (supera i due metri), farà il terzo anche quest’anno, al netto di sorprese.

I difensori

Il danese Sørensen - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Il danese Sørensen - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

L’ultimo arrivato è Luigi Silvestri, promosso in B due anni fa con il Cesena. L’ultima stagione l’ha trascorsa in prestito al Trapani, in serie C. Pochi giorni fa ha trovato l’accordo con il club romagnolo per la risoluzione e si è legato all’Union per due anni. È un braccetto di sinistra, perfetto per la difesa a tre di Diana. Compirà trentatré anni a gennaio, sulla carta è un titolare. Lo è anche Frederik Sørensen, centrale roccioso e con un curriculum di tutto rispetto: in carriera ha vestito le maglie di Juventus, Bologna e Verona (tra le altre). Ha giocato in Bundesliga al Colonia. A Salò era arrivato lo scorso gennaio, dopo sei mesi da svincolato. Gli è bastato il girone di ritorno per convincere la dirigenza a puntare ancora su di lui.

Dietro c’è il giusto mix di esperienza e freschezza: dovrebbe restare Loris Armati, reduce dal prestito alla Pro Palazzolo. Ha ventun anni e l’idea è che completi la batteria di centrali. Essendo un prodotto del vivaio può tornare utile per le liste. Alessandro Pilati, classe 2000, è fermo da marzo per la rottura del crociato subita a marzo contro l’Atalanta Under 23. Lo si dovrebbe rivedere a fine 2025. Resterà pure Nicola Pasini, trentaquattrenne, un altro frequentatore navigato della categoria. Nella scorsa stagione ha giocato titolare in trentasette gare su trentanove, sarà protagonista anche quest’anno. La carta di Alberto Rizzo è la duttilità: a sinistra può muoversi sia nei tre sia a tutta fascia. Un utile ricambio.

I centrocampisti

Davide Balestrero, il capitano - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Davide Balestrero, il capitano - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

Qui il riferimento è Davide Balestrero: la FeralpiSalò l’ha acquistato nel 2021, lui è cresciuto insieme al club fino ad assumere i gradi di capitano. Mantenuti anche dopo il trasferimento a Brescia. È un incursore, bravo ad attaccare la profondità. Però in emergenza può anche giocare nei tre di difesa: Diana ha già adottato questa soluzione nel precampionato e potrebbe riproporla. È ben più votato alla fase offensiva Mattia Zennaro. Ricordate il pizzino sul quale Paratici, allora dirigente della Juventus, annotò i nomi di alcuni profili ritenuti interessanti in ottica futura per i bianconeri? Ebbene, tra quelli rivelati dal Foglio nel 2019 c’era anche il suo. Da allora ha giocato in B e C, la sua carriera non è mai decollata del tutto. Ma è ancora giovane (ventiquattro anni) e ha piedi educati.

Diversi i volti nuovi: Davide Guglielmotti è un esterno di spinta, generoso, tecnicamente non raffinatissimo. Uno di quelli che in C fanno comodo a tutti. Si gioca il posto con Andrea Cisco, che abbina corsa e qualità (già affiorata nell’amichevole con l’Ospitaletto). Dall’altra parte c’è Vincent De Maria, tra i più brillanti nell’ultima stagione della Giana Erminio. Nel passaggio da Feralpi a Brescia la rivoluzione ha riguardato soprattutto gli esterni: dei «vecchi» restano solo Brayan Boci, alternativa a De Maria, e Filippo Vesentini, spesso impiegato in difesa (e attualmente infortunato: dovrebbe rientrare a ottobre). Denis Hergheligiu, titolare in due amichevoli estive su due al fianco di Zennaro, è uno degli equilibratori del reparto. Alberto De Francesco ha più gol e assist nelle gambe rispetto all’italo-romeno, ma parte da riserva. Su Riccardo Fogliata l’incognita è fisica: il talento non si discute, i tifosi del vecchio Brescia lo conoscono già, ma non gioca una partita ufficiale da novembre per un infortunio che si è trascinato a lungo, e che ha richiesto degli approfondimenti prima del suo tesseramento all’Union. Sembrava in partenza Simone Cantamessa (2006), ma al momento il suo ritorno in prestito all’Ospitaletto è congelato: in ritiro è piaciuto e potrebbe giocarsi le sue chance in biancazzurro.

Gli attaccanti

Denis Cazzadori, nuovo talento per l'attacco - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Denis Cazzadori, nuovo talento per l'attacco - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

Il reparto è incompleto: le punte che ha attualmente a disposizione Diana sono Tommy Maistrello e Claudio Santini, entrambi sopra i trent’anni. Nessuno dei due è un bomber, e il secondo potrebbe anche partire davanti all’offerta giusta. La ciliegina potrebbe essere Luca Vido, il preferito di Ferretti. Che intanto ha portato a Brescia Denis Cazzadori, brevilineo di proprietà dell’Hellas Verona: la formula concordata con gli scaligeri è un prestito con obbligo di riscatto condizionato. Tradotto: se farà bene, in termini di presenze, gol e assist, verrà patrimonializzato. Le premesse ci sono, perché al Caldiero ha convinto nonostante la retrocessione. È perfetto per scorrazzare accanto a un centravanti più strutturato, considerando che l’idea è quella di partire da un 3-5-2 con possibili variazione sul tema. Ha caratteristiche simili Davide Di Molfetta, ancora più fantasista rispetto al classe 2004.

Fuori dal progetto

C’è poi una nutrita lista di giocatori con i quali Diana ha lavorato a Piamborno, ma destinati a partire. Si parte dai giovanissimi, tutti nati tra il 2006 e il 2008: Mattia Damioli, Samuele Sina, Edoardo Bergomi, Filippo Simoncelli, Marco Vanzulli e Leonardo Leporini andranno a fare esperienza. Hanno la valigia in mano pure Andrea Franzolini (2003) e Saer Diop (2005).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.