De Biasi: «Brescia ferito, serve ripartire dal senso d’appartenenza»
Il tecnico ha diretto sia la Leonessa che la Spal, un’altra società arrivata al capolinea: la sua visione sul vecchio e nuovo Brescia Calcio

Gianni De Biasi e Roberto Baggio - © www.giornaledibrescia.it
Centossessanta. Tanti sono i chilometri che dividono Brescia e Ferrara, città però mai come in questo momento vicine a causa del nefasto destino calcistico. Due presidenti, Cellino e Tacopina, che hanno deciso di gettare via rispettivamente 114 e 118 anni di storia; squadre costrette a dire addio al calcio professionistico nonostante le salvezze ottenute sul campo. Tifosi in piazza e per le strade a manifestare il loro dissenso e la loro rabbia. Visuale In mezzo, equidistante, c’è Gianni De Bias
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