Il Brescia «vede» iscrizione e cessione: manca l’ultimo passo

Ora di pranzo. Non è un termine scritto, ma è nelle cose. È nelle scadenze che incombono. E adesso, davvero: o è oggi, o è oggi. Il martedì che sarebbe dovuto essere decisivo, così effettivamente è stato. Semmai, non è stato «definitivo» e, idealmente, ha avuto una prolunga notturna destinata a sconfinare fino alle 12-13 odierne.
Filtra ottimismo

Andiamo al punto: il Brescia vede una luce. E, soprattutto, vede l’iscrizione. Informazioni da maneggiare con cura: ma in serata non risultava scalfito l’ottimismo che ha preso a circolare dal primo pomeriggio. Al punto che a metà giornata, gli Ultras della Nord avevano provveduto, genericamente, a rinviare la manifestazione di protesta che avevano indetto davanti alla sede del club di via Solferino. «Siamo in attesa di significativi sviluppi in un senso o nell’altro» hanno scritto nel loro comunicato i tifosi. Il segnale sopra a tanti segnali di una situazione molto fluida.
L’accordo col Fisco
Dopo mesi di abboccamenti, accelerate, frenate, retromarce, attendismo, le parti non hanno avuto scelta: le tante interlocuzioni spese negli ultimi tempi si sono per forza di cose dovute trasformare in una trattativa vera e propria. A ritmi micidiali. Che hanno portato a risultati concreti anche se manca un tassello. Uno solo, ma decisivo per disegnare l’epilogo: il famoso accordo nero su bianco con l’Agenzia delle Entrate. Un accordo che, così risulta, prima di essere ratificato e acquisire valore, deve passare al vaglio degli enti di controllo (presumibilmente la Covisoc) delle istituzioni calcistiche. C’è fiducia circa il fatto che si possa, questione di ore, arrivare a dama anche se è inevitabile domandarsi come abbia fatto il Trapani (che come il Brescia si è avvalso dei crediti d’imposta inesistenti della Alfieri spv) ad aver già ottenuto l’intesa col Fisco sia nel suo «ramo» calcio che in quello del basket.
C’è l’offerta
Tornando su quello che è stato il focus di un martedì bollente, risulta che ci sia stata l’offerta ufficiale per l’acquisto del club. Un’offerta che dall’altra parte è stata vagliata. Da lì, l’avvio della trattativa col vaglio delle condizioni nelle loro condizioni. Tra una domanda e una risposta, una richiesta e l’altra, le parti sono arrivate a ritrovarsi vicine. Di certo a fare quei passi avanti di sostanza che fino a qui, al di là delle dichiarazioni d’intenti, non c’erano stati.
Gli investitori

Si cammina sulle uova e c’è la strettoia del calendario e siamo certamente sul filo del rasoio, ma i presupposti esistono come non erano mai esistiti prima anche se resta la segretezza su chi si celi dietro al frontman Francesco Marroccu e dunque su chi sia o chi siano coloro che tanto intensamente vogliono il Brescia a dispetto di una situazione d’incertezza tale che avrebbe suggerito di scappare a gambe levate. La speranza è quella che il velo sia sull’operazione che sulle identità si possa alzare con ancora la luce del giorno a fare da sfondo. Tutto ci riporta al documento del Fisco di cui sopra: se potrà essere prodotto, allora tutto il grande lavoro messo a frutto nelle ultime ore consentirà di ridurre il tutto soltanto a una questione di «dettagli» (si fa per dire). Con passaggio dal notaio e, soprattutto, con passaggio di soldi.
Tra ansia e fiducia
Quel che emerge in maniera abbastanza circostanziata, è che la data del 6 giugno, venerdì, fa un po’ meno paura e che, ragionevolmente, che tocchi a Cellino o a chi eventualmente ne raccoglierà il testimone, l’iscrizione alla prossima stagione sarà garantita. Nessuno si azzarda a dire gatto fino a che il gatto non è nel sacco e resta il tema del tempo assai tiranno. Permane anche un legittimo stato d’ansia – in primis tra i dipendenti del club, lasciati completamente al buio, privi di una qualsivoglia comunicazione, ma un poco di ottimismo lo si respira. L’intesa col Fisco scandirà l’importo complessivo (si parte da un monte di oltre 4 milioni tra debito di febbraio e aprile più relative sanzioni al 105% con la prospettiva di abbatterlo se non della metà, quasi) e i tempi di rientro su quello che sarà il dovuto con una prima rata, verosimilmente, da mettere subito sul piatto insieme a quanto bisogna pagare tra stipendi e contributi: si tratterebbe di poco più di 3 milioni «urgenti» a fronte dei 6.7 calcolati al netto di intese con l’Erario.
Iscrizione e altre scadenze
Chi è pronto ad entrare poi dovrebbe provvedere alla fidejussione per l’iscrizione, ma di fatto essere anche già pronto per le prime scadenze – a giugno e a luglio – della nuova stagione. Nell’accordo sul quale le parti appunto lavoreranno anche questa notte, il centro sportivo di Torbole Casaglia è argomento a sé non essendo in pancia al Brescia, ma di proprietà della «Eleonora Immobiliare» di Massimo Cellino: per la struttura «di lavoro» verrebbe sottoscritto un contratto d’affitto per un certo numero d’anni prevedendo verosimilmente un riscatto finale. Ancora tanti se, ma e condizionali: però stavolta dentro una luce. Poche ore ancora per scoprire se la salita lascerà spazio alla discesa verso il traguardo.
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