Brescia, infortunio Bisoli: il capitano salta anche il Bari

Il cielo non è blu sopra il centro sportivo di Torbole Casaglia. Dove si pensava che la settimana lavorativa sarebbe stata inaugurata dalla conferma di un’attesa buona notizia, ovvero il recupero di Dimitri Bisoli. Non solo il capitano, ma lo spostatore di equilibri tattici e di anima.
E invece niente, dietrofront. Con la fiducia dei giorni scorsi che ha nuovamente lasciato spazio al pessimismo e alla quasi certezza che il ritorno del centrocampista dovrà essere posticipato alla trasferta dell’Immacolata a Catanzaro.
Senza il capitano
Il rientro di Dimitri avrebbe potuto fungere da ricostituente per una squadra che ha bisogno di vitamina «P», ovvero di un’infusione di personalità. Niente di fatto e quindi, chi c’è e ci sarà, dovrà cercare e trovare dentro di sé risorse di leadership. Mentre Rolando Maran dovrà lavorare principalmente per trovare la chiave d’innesco di un centrocampo ultimamente asfittico nel quale peraltro mancherà lo squalificato Besaggio.
Un giocatore che sta vivendo un momento di «basso», ma che venendo meno toglie un’ulteriore rotazione dato che là in mezzo oltre a Bisoli è assente anche Fogliata il quale, nello scorso fine settimana, è stato sottoposto a intervento di pulizia del ginocchio. Mettiamoci poi che Bertagnoli continua a restare immerso nella sua acqua di involuzione. Inoltre, Verreth è un po’ affaticato: al pari di Borrelli ha risentito delle sollecitazioni del sintetico del «Menti» di Castellammare. Per entrambi comunque nulla di grave: si tratta soltanto di smaltire l’appesantimento.
I rientri

Tanto per cambiare, sarà una settimana nella quale ci saranno da gestire le risorse e compiere scelte con il bilancino. In compenso, sul piatto della positività, sono da mettere i rientri post febbre e squalifica rispettivamente di Bjarnason e Adorni. In tutto questo, il conto alla rovescia verso l’appuntamento con il Bari per cercare una vittoria che in casa – quando saremo a sabato – mancherà da due mesi esatti (l’ultima fu con la Cremonese), si annuncia in un clima vagamente tirato.
Perché zona play off o meno, i conti non tornano. E a non tornare, ancor prima dei punti e di qualche risultato che sarebbe potuto e dovuto essere migliore, sono i conti che raccontano di una involuzione generale e generalizzata che ha sì una spiegazione nelle assenze pesanti, ma che non può essere sufficiente raccontare con solo questa motivazione sotto i denti. Sta al tecnico e al suo staff provare a inventarsi qualcosa anche se a un certo punto, più di gioco e trame, il solo jolly da mettere in campo si chiama vittoria.
Stati d’animo

In tutto questo l’umore di Massimo Cellino non è dei migliori, anzi. Ieri il presidente del Brescia ha assistito all’allenamento. Il suo pensiero nei confronti dell’allenatore è lo stesso di qualche giorno fa. Della serie «Non voglio arrivare a essere costretto a cambiarlo». E la prova di questa volontà di tirare dritto, a meno di un precipitare della situazione, sta appunto nella presenza presidenziale a Torbole.
Non solo per scrutare volti e studiare i linguaggi dei corpi, ma anche per uno scambio di vedute con l’allenatore e il direttore sportivo Castagnini. E si sa: finché c’è dialogo – per quanto sia palpabile la delicatezza del momento con relativa elettricità – è buon segno. Piuttosto, Cellino continua ad avere nel mirino alcuni giocatori dai quali vuole e pretende di più sotto ogni punto di vista.
Bisogna vedere e capire però se il coraggio tutti possono darselo oppure no. Ma siamo sempre lì: la luce resta puntata su una squadra che onde evitare sorprese sul medio lungo periodo, a gennaio va rimpolpata. Anche «solo» a livello di «caratterialità». Tuttavia, non si può pensare che – pur molto importante – la mancanza di Bisoli sia sufficiente per giustificare una prova come quella di Castellammare. Dunque siamo di nuovo al punto uno: vanno trovate vie alternative, va ritrovato un bandolo di gioco che preveda qualcosa di diverso dai lanci lunghi. Va ritrovata, prima di tutto, la strada di casa: che quando c’è casa, poi tutto può magicamente diventare più chiaro e limpido.
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