Pagare per le verifiche a casa, Valditara: «Legge da cambiare»

«Dobbiamo cambiare la normativa e far sì che ci sia la massima trasparenza». Prende posizione con queste parole il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara di fronte alla situazione paradossale vissuta da circa 1600 famiglie bresciane, che per visionare verifiche o compiti in classe dei figli devono ricorrere ad un accesso agli atti, a pagamento. Era stata la stessa dirigenza dell’Istituto comprensivo Nord 2 (che comprende le primarie Sauro, Arici, Alighieri e Quasimodo e le secondarie Virgilio e Pirandello) a chiarire che «gli elaborati scritti degli alunni sono atti amministrativi e devono essere conservati in originale presso la sede istituzionale. Non è consentito dalle norme l’invio degli atti amministrativi originali a casa degli alunni».

Cambiare

Proprio in terra bresciana il ministro conferma però il paradosso che vede da una parte una dirigente scolastica rispettare la norma (migliorabile) e dall’altra tante scuole che quella norma la ignorano.

«È giusto che i genitori possano poter visionare gli elaborati dei ragazzi – continua Valditara -. Dobbiamo arrivare a questo risultato perché oggi ci sono delle regole che a mio avviso non vanno bene». Una frase netta che potrebbe essere non solo una presa d’atto ma anche un’assunzione di impegno al cambiamento da parte del reggente del dicastero.

Le inaugurazioni

Per Valditara la giornata di ieri, dalla Valtrompia al Garda, è stata però risparmiata dalle polemiche: in un lunedì di novembre insolitamente assolato e nitido la prima tappa del tour tra le scuole del futuro bresciane è stata a Sarezzo. Alla nuovissima scuola «Mariele Ventre», realizzata grazie ad un investimento di 12 milioni di euro (9 dei quali dal Pnrr), tra canti, doni e saluti i protagonisti sono stati proprio i più piccoli. L’edificio, che sostituisce tre precedenti scuole da dismettere, ospita oggi i bambini in 25 aule didattiche, sei laboratori, mensa, palestra e spazi per attività integrative.

«L’Italia, la Lombardia e Brescia sono noti nel mondo per essere la patria della bellezza – ha detto il rappresentante del governo davanti a un pullulare di bandierine tricolori -. Sono felice di essere qui, in questa scuola bellissima e all’avanguardia, resto convinto che in spazi confortevoli si lavori e si studi meglio».

Il ministro è poi arrivato a Lumezzane: qui ha prima tagliato il nastro alla rinnovata primaria «Caduti per la patria» a Lumezzane, ammodernata e messa in sicurezza ben 69 anni dopo la sua costruzione, e poi alla scuola primaria Maestra Maria Seneci e alla scuola dell’infanzia «Madre Teresa di Calcutta» dove, oltre all’adeguamento sismico ed efficientamento energetico, è stato completato lo stesso polo. «È in questi poli del sapere che progettiamo il nostro futuro e solo così possiamo costruire una comunità fatta di sentimenti positivi». Infine rotta verso il lago di Garda, per chiudere la mattinata all’insegna della scuola del domani – frutto di progetti del valore di oltre 32 milioni di euro (circa 21 dei quali erogati dal ministero nell’ambito del Pnrr).