Diagnosi precoce dell’Alzheimer: il test del sangue debutta al Civile

Intercettare tempestivamente la malattia di Alzheimer con un semplice esame del sangue, processato da sofisticati macchinari, è possibile. Lo dimostrano due studi internazionali – pubblicati sulle prestigiose riviste «Nature Medicine» e «Brain» – che hanno visto tra i protagonisti l’Università degli Studi di Brescia e l’Asst Spedali Civili, al lavoro insieme alle Università di Lund, Göteborg e Barcellona. I risultati, come sottolinea il direttore generale dei Civili Luigi Cajazzo, «rafforzano il ruolo di Brescia in un contesto internazionale su una malattia che rappresenta una delle principali sfide sanitarie del nostro tempo». E, aggiunge il rettore Francesco Castelli, «confermano ancora una volta come si possano ottenere risultati importanti lavorando in modo sinergico».
I risultati
Il primo studio ha coinvolto oltre 1.700 pazienti con sintomi cognitivi provenienti da cinque centri europei e ha dimostrato che il marcatore p-tau217/amiloide nel plasma, misurato tramite un test completamente automatizzato, è in grado di identificare la presenza della malattia di Alzheimer con un’accuratezza molto elevata, che supera il 90% nei contesti di cura specialistici e l’85% in medicina generale.
Il secondo studio su una più ampia coorte degli Spedali Civili e Università di Brescia ha confrontato per la prima volta la performance clinica di p-tau217 plasmatico misurato con tecnica automatizzata con semi-automatizzato Simoa, confermando la correlazione fra le due metodiche e l’altissima affidabilità diagnostica.
Approccio convalidato

La validità dell’approccio è già nero su bianco: lo scorso 16 maggio la Food and drug administration (Agenzia per gli alimenti e i medicinali) ha approvato la commercializzazione del test p-tau217/amiloide 1-42 plasma ratio come primo test ematico per supportare la diagnosi dell’Alzheimer.
Affinché possa essere prescritto in Italia da uno specialista serve ancora tempo: «Aspettiamo che l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) approvi l’utilizzo di questo test in modo tale che l’Aifa ne normi la commercializzazione e l’uso
– spiega Alessandro Padovani, direttore della Clinica neurologica dell’Unibs e della Neurologia dei Civili –. E che, entro fine anno, il Ministero della Salute lo inserisca nel tariffario Lea. Al Civile, nel frattempo, dalla prossima settimana inizieremo ad eseguire questo esame ai nostri pazienti con diagnosi di presunto decadimento cognitivo».Il laboratorio di Brescia
Fondamentale in tutto questo è sia il ruolo del Laboratorio centrale di analisi chimico-cliniche del Civile che, come riferito dal direttore Duilio Brugnoni, «dalla prossima settimana metterà a disposizione dei clinici la propria competenza diagnostica maturata in questo campo», sia il ruolo della Fondazione Nocivelli le cui donazioni hanno reso possibile l’acquisto di apparecchiature tali da rendere possibile tutto questo.
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