Centro unico di prenotazioni regionale, entra anche la Poliambulanza

Dopo anni di attese e polemiche, il progetto di un Centro unico di prenotazioni (Cup) in cui confluiscano, in maniera integrata, le agende degli ospedali pubblici e privati convenzionati di tutta la Lombardia sta muovendo i primi passi nella nostra provincia. Il super lavoro di back office invisibile all’utente è iniziato a novembre all’Asst Franciacorta con sede a Chiari e adesso, considerati i risultati positivi raggiunti, verrà esteso alla Poliambulanza. Poi alla Asst Garda e via via anche gli altri ospedali bresciani.

Primi tra i privati

«La Poliambulanza - spiega Roberto Poeta, responsabile Innovation Hub della Fondazione - aderisce al Cup unico regionale diventando la prima struttura sanitaria privata accreditata in Lombardia a prendere parte a questa iniziativa strategica della Regione. L’ingresso di Poliambulanza in questo sistema rappresenta un importante passo avanti nell’integrazione tra il settore pubblico e quello privato accreditato, con l’obiettivo di offrire ai cittadini un’esperienza più efficiente e accessibile nella prenotazione delle cure sanitarie».

Durante il mese di febbraio, salvo eventuali criticità tecniche, «i pazienti - prosegue Poeta - avranno la possibilità di prenotare le prestazioni sanitarie della nostra struttura attraverso il sistema di prenotazione regionale, e verrà garantito loro un accesso più semplice e centralizzato ai servizi sanitari. Questo modello mira a migliorare la trasparenza, ridurre i tempi di attesa e ottimizzare la gestione delle agende, favorendo una distribuzione più equa delle risorse sanitarie».

L’interfaccia per l’utente - è bene precisarlo - non cambia, ciò che evolve è il lavoro che si svolge dietro le quinte. Lo sa bene Alessandra Bruschi, direttore generale dell’Asst Franciacorta, prima realtà lombarda ad essere passata a questo nuovo sistema integrato.

Complessità

«L’operazione ha implicazioni di tipo organizzativo e tecnologico - spiega Bruschi -. Prevede, infatti, di riorganizzare le agende degli appuntamenti, riservandone alcune ai pazienti già in carico con code in base alle classi di priorità. Queste ultime risultano, infatti, esposte ma non prenotabili col Cup unico. Noi, in Asst Franciacorta, abbiamo iniziato a novembre dalla Radiologia e tre settimane dopo abbiamo esteso il software a tutta l’azienda. Come si può immaginare non è stato semplice, anche perché il 30 dicembre è entrato in vigore il nuovo nomenclatore tariffario. Cambiamento che per chi stava sviluppando il Cup unico ha rappresentato un ulteriore elemento di complessità».

Passo dopo passo, però, anche grazie agli incontri settimanali con Aria e la Direzione generale Welfare della Regione, l’operazione è proseguita con successo: «Come facciamo sempre - osserva Bruschi -, abbiamo risolto ogni problema che si presentava. Il lavoro è stato costante, continuo e proficuo. L’interfaccia per l’utente, a livello di call center e sportello prenotazioni, non è cambiata, ma grazie a quanto fatto in back office, con l’aiuto dei vari professionisti, le agende sono state esposte in maniera trasparente».

Azienda digitale

I benefici dati dall’integrazione delle agende saranno tanto evidenti quanto più sarà esteso il Cup unico. In fase di prenotazione, senza dover chiamare più strutture, l’utente potrà sapere quali sono le alternative disponibili sul territorio. Che la maxi operazione, di cui si parla da tanti anni, sia partita proprio dall’Asst Franciacorta non è un caso. Quella diretta da Bruschi è un’azienda pioniera in Lombardia in quanto a rivoluzioni digitali. È stata la prima, anni fa, a partire con il fascicolo sanitario elettronico, la prima a introdurre la cartella clinica informatizzata e la prima, a fine 2024, a iniziare a prendere dimestichezza con il Cup unico regionale.