Si fa presto a dire che «in estate il caldo è normale»

Dopo un inizio accompagnato da temperature inferiori alla media, il mese di agosto ha cambiato improvvisamente rotta, a causa di un’intensa ondata di caldo che ha preso il via nel corso dell’ultimo fine settimana. In questi giorni le massime hanno raggiunto i 35-36°C, mentre le minime, in molti quartieri della nostra città, non sono riuscite a scendere sotto i 23-24°C.
Si tratta di valori nettamente al di sopra della media, che in questo periodo dell’anno va dai +18°C di minima ai +30°C di massima. Come sempre, molti hanno contestato l’aggettivo «anomalo», al grido di «siamo in estate, è normale che faccia caldo».
Un po’ come dire, di fronte a un’ondata di gelo polare, con temperature ben al di sotto della media: «Siamo in inverno, è normale che faccia freddo». Sono affermazioni frutto di una superficialità che si scontra con i numeri.
Serve equilibrio nei giudizi
Se tutto viene sminuito, a cosa servono gli archivi storici, le medie, i dati e le statistiche, indispensabili per analizzare con precisione la portata delle ondate di caldo e di freddo? No, non è tutto normale, e al tempo stesso non è tutto eccezionale o da record. Serve equilibrio nei giudizi e serve conoscere il nostro clima, altrimenti si rischia di eccedere in un senso o nell’altro.
Rilevare 35-36°C a metà agosto rappresenta un record? Assolutamente no, basti pensare che nel pomeriggio dell’11 agosto 2003 la temperatura, in città, raggiunse i +39,2°C. Al tempo stesso, non può essere considerato normale superare la media di 5-6°C.

Siamo ben oltre le normali oscillazioni, anche perché si tratta di una fase destinata a proseguire per tutta la settimana, e non di un picco isolato. Ecco perché l’aggettivo «anomalo», in questo caso, calza a pennello.
Le massime e le minime, considerate singolarmente, non sono da record, ma per dare il giusto peso alle anomalie termiche è necessario analizzare anche le medie: la seconda decade del mese, ovvero il periodo compreso fra l’11 e il 20 agosto, entrerà in archivio con una temperatura media che dovrà essere confrontata con quelle rilevate nei periodi analoghi di tutta la nostra serie storica. Solo così, a conti fatti, potremo stilare una classifica e capire l’entità delle anomalie riscontrate.
Il nuovo meteoquiz
Nell’attesa di un ritorno a temperature più sopportabili, che per il momento sembra piuttosto lontano, scopriamo insieme la soluzione dell’ultimo meteoquiz: l’11 agosto 2002 fu una giornata eccezionalmente fredda, tanto che l’osservatorio dell’istituto Pastori rilevò una massima di +17,2°C.
Senza scomodare eventi estremi, come quello del 2002, va detto che in passato eravamo abituati a scorgere i primi segnali del declino estivo già in questo periodo dell’anno. Le ondate di caldo potevano arrivare anche dopo metà agosto, ma erano molto meno incisive e durature. Nel corso degli ultimi decenni qualcosa è cambiato e sempre più spesso ci siamo trovati di fronte a impennate termiche tardive. Una delle più clamorose risale a due anni fa, qualcuno se la ricorda?
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