Il piano Trump si regge su basi molto fragili
Manca un elemento fondamentale: un interlocutore palestinese che possa suggellare, con una stretta di mano la pace o, quantomeno una tregua con Netanyahu

Il primi ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Usa Donald Trump - Foto Epa/Jim Lo Scalzo © www.giornaledibrescia.it
Trentacinque. Questo il numero stimato di piani di pace, conferenze internazionali, iniziative bilaterali e mediazioni che dal 1937 ad oggi hanno tentato di risolvere lo scontro prima tra ebrei e arabi, poi dal 1948 tra israeliani e arabi e infine con i palestinesi. Dieci i progetti formali principali, dalla Commissione Peel agli Accordi di Oslo, da Camp David al Peace to Prosperity di Trump del 2020. Almeno venti le iniziative bilaterali significative, sette le grandi conferenze multilaterali.
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