IL DOCUMENTO INTEGRALE
Italia impreparata al Covid? Ecco il report Oms che era sparito

Soldati italiani, sei mesi dopo aver trasportato i feretri delle vittime, distribuiscono i banchi nelle scuole - Foto Ansa/Filippo Venezia
«L'Italia non era del tutto impreparata a un'epidemia quando arrivarono i primi bollettini d’informazione dalla Cina». Esordisce così un rapporto pubblicato sul sito dell'Oms il 13 maggio 2020, poi sparito nelle successive 24 ore e adesso nelle mani del comitato Noi denunceremo, che assiste le famiglie delle vittime del Covid-19, tra cui molte bresciane.
Il rapporto in questione, finanziato dal governo del Kuwait «senza il quale non sarebbe stato possibile documentare in tempo l'esperienza italiana per condividerla con altri Paesi» (si legge nell’introduzione), analizza la prima risposta dell'Italia all’epidemia. Il documento è stato redatto nel mezzo della fase iniziale dell’emergenza, in un clima di cambiamento costante e cambi di strategia senza precedenti. Nel commento, il direttore regionale dell’Oms per l’Europa Hans Henri P. Kluge, afferma: «L'Italia è stata tra i primi paesi in Europa a identificare il virus al suo interno e per mesi è stata la più colpita in Europa, in termini di morti e casi. Ha uno dei sistemi sanitari più forti, ma quando il Covid-19 è arrivato alle sue porte, il sistema italiano ha sfiorato il collasso. E questo ha creato il panico nel mondo».
Nel report Oms, a pagina 2, si legge: «Il piano nazionale di prevenzione 2014-2018, il quadro principale per la strategia, la pianificazione e il finanziamento della sanità pubblica, pertanto, hanno richiesto una maggiore preparazione alle pandemie. La pianificazione, tuttavia, è rimasta più teorica che pratica, con pochi investimenti o traduzioni delle intenzioni in misure concrete». Un aspetto, questo, che era già stato messo in evidenza dall’analisi del generale in congedo Pier Paolo Lunelli, di cui il GdB aveva in anteprima nazionale diffuso il dossier choc, poi consegnato alla magistratura.
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