Economia

Pasta Zara: a Barilla la fabbrica di Treviso, rilancio per Rovato

Operazione da 120 milioni Bragagnolo: investiremo anche nel sito bresciano Accordo con i sindacati
Furio Bragagnolo, presidente di Pasta Zara © www.giornaledibrescia.it
Furio Bragagnolo, presidente di Pasta Zara © www.giornaledibrescia.it
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«La nostra soddisfazione è che l’impianto di Muggia andrà in mano ad un gruppo italiano che sarà in grado di sfruttarne tutto il valore». Sono le prime parole di Furio Bragagnolo, presidente del gruppo Pasta Zara proprietario dello stabilimento di Rovato, pochi minuti dopo la diffusione delle note ufficiali con cui sia il gruppo alimentare di Riese Pio X, sia Barilla, l’azienda che intende acquisire l’insediamento triestino, mettono nero su bianco le rispettive intenzioni.

Debito di 240 milioni. La pesante crisi finanziaria in cui era caduta la società, con una esposizione quantificata in oltre 240 milioni, grazie al perfezionamento dell’acquisizione della grande struttura giuliana sta dunque vedendo la fine del tunnel. La cessione del polo, nel quale è operativo un magazzino automatico estremamente evoluto da 65 mila posti pallet («uno stabilimento Made in Italy moderno, ad alta capacità e produttività, ben posizionato logisticamente per servire mercati europei e oltreoceano» lo definisce Barilla), dovrebbe valere intorno ai 120 milioni di euro e con questo, assieme ad un percorso di «concordato misto», Pasta Zara dovrebbe essere in grado di risolvere le pendenze con i creditori.

Salvi i posti di lavoro. Creditori rappresentati in larga misura da istituti di credito, fra cui le ex banche popolari venete che avevano affidato alla società circa 73 milioni ora confluiti nelle passività ereditate dalla Sga. L’operazione dovrebbe salvaguardare l’intera base occupazionale, «oltre che l’italianità - sottolinea Bragagnolo - del prodotto». Entro il 7 dicembre il piano di acquisizione dovrà essere presentato al Tribunale fallimentare di Treviso, che aveva accordato la scorsa primavera il concordato «in bianco» al gruppo, e successivamente il progetto sarà sottoposto al voto dei creditori. Con Barilla, spiega ancora Bragagnolo, è stata raggiunto un accordo di collaborazione grazie al quale la struttura di Muggia continuerà a rifornire almeno per alcuni anni, in volumi via via decrescenti, il prodotto a Zara. Nel frattempo lo stabilimento di Riese Pio X, che manterrà il proprio marchio, al fine di sostenere la prevista crescita di produzione, passerà ad un regime di ciclo continuo.

Mentre a Rovato sono previsti nuovi investimenti tecnologici Accordo coi sindacati. Dopo settimane di trattativa è stata raggiunta la bozza di intesa anche con le organizzazioni sindacali che nei prossimi giorni sarà sottoposta al voto dei dipendenti nel corso delle assemblee (a Rovato venerdì 16 novembre). L’ipotesi di accordo - spiega Daniele Cavalleri, segretario provinciale della Fai-Cisl - prevede la sospensione del pagamento del premio per obiettivi per tutta la durata del piano concordatario, mentre rimarranno invariate le indennità legate ai turni pattuite nei vari siti produttivi: ovvero gli istituti come il domenicale, l’aggiunta di «rol» per il ciclo continuo, il riconoscimento dei ticket restaurant. Con la possibilità di poter rivedere l’accordo se l’azienda raggiungerà un Ebitda pari o superiore al 10%. L’impegno dei sindacati su Rovato è quello di recuperare l’inquadramento professionale dei dipendenti.

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